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Pochi medici di famiglia, a Erba due mozioni in consiglio comunale

Caterina Franci 26 Novembre 2021

Erba, Politica, Sanità

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ERBA – La carenza dei medici di medicina generale al centro delle mozioni depositate in Comune dalla Lega e dal PD-Liste Civiche di centrosinistra e che verrà discussa nel corso del prossimo consiglio comunale, lunedì 29 novembre. Firmatari dei documenti Eugenio Zoffili per il gruppo Lega ed Enrico Ghioni per il PD.

A destra il consigliere Enrico Ghioni (foto archivio)

Il problema, annoso, è quello dei medici di famiglia, sempre più carenti anche sul territorio erbese. Entrambe le mozioni impegnano di fatto sindaco e Giunta a farsi portavoce presso il Ministero della Salute delle richieste avanzate. “Soprattutto alla luce della tragica esperienza della Pandemia Covid e delle gravi carenze evidenziate dall’organizzazione sanitaria nazionale e regionale, appare indispensabile potenziare adeguatamente le risorse economiche e strutturali della medicina territoriale nel rispetto delle specifiche competenze” scrive il consigliere Enrico Ghioni.

“Secondo quanto diffuso dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale nei prossimi cinque anni, su base nazionale, smetteranno di esercitare 14.908 medici di famiglia – circa il 53% del totale – con la conseguenza che circa 14 milioni di italiani rischiano di rimanere senza medico di base” continua Ghioni. “I numeri in Lombardia sulla carenza dei medici di famiglia sono allarmanti poiché, secondo i dati della FIMMG, nel quinquiennio 2018-2022 stanno andando in pensione 1802 medici e ad oggi l’elenco degli ambiti per i medici di famiglia conta circa 900 posti vacanti”.

Sempre con maggior frequenza succede che i cittadini si trovino senza medico di famiglia e non sappiano a chi rivolgersi: “Essendo il medico di medicina generale un libero professionista, convenzionato con ATS, e pertanto libero di scegliere il luogo dove svolgere la propria attività anche sulla base di valutazioni della sostenibilità economica della stessa, ne deriva che la distribuzione sul territorio dei medici di base è disomogenea e penalizza in particolare i quartieri popolari, le aree più disagiate e i comuni più periferici. Occorre pertanto individuare soluzioni che possano evitare o limitare al massimo il rischio per il cittadino di trovarsi senza medico di famiglia” osserva Ghioni.

Eugenio Zoffili

Toccato nelle mozioni anche il tema dei corsi di formazione, definiti “assolutamente insufficienti rispetto alle necessità”. “Dopo l’emergenza Covid, che ha ribadito l’importanza della medicina territoriale, al posto che aggiungere borse di studio per formare nuovi medici di famiglia il Ministero ha dimezzato i posti assegnati alla Lombardia determinando in sole 174 borse di studio per il triennio 2020/2023 – scrive Zoffili nella mozione targata Lega – e secondo le stime, in Lombardia nell’arco temporale di dieci anni (2018/2028) andranno in pensione circa 4.167 medici di famiglia“.

Tra le richieste avanzate nelle due  mozioni, incrementare i finanziamenti per le borse di studio, riportandole almeno alla quota prevista per il triennio 2019/2022 (313 borse di studio), aumentare la quota di assistiti per i medici in formazione al terzo anno da 650 ad almeno 1500, strutturando incarichi che possano prospettarne la stabilizzazione, attivare una rimodulazione degli accessi alla facoltà di medicina, tale da soddisfare le esigenze derivanti dalle attuali carenze, anche valutando l’eliminazione del numero chiuso e promuovere laddove non siano già previste, convenzioni con farmacie, uffici postali e comuni per semplificare l’accesso alle procedure di scelta/revoca del medico.