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Una mozione a favore dei donatori di sangue: firma anche Fermi

Admin Altreforme 27 Settembre 2013

Albavilla, Attualità, Sanità

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Alessandro Fermi

MILANO – «Regione Lombardia scenda in campo a fianco dei donatori di sangue». Dieci consiglieri del gruppo Pdl, tra cui l’albavillese Alessandro Fermi, hanno firmato una mozione urgente per chiedere alla giunta Maroni un intervento per scongiurare lo slittamento dei termini pensionistici per chi è stato ed è donatore di sangue. Una novità proposta dall’ex ministro Elsa Fornero (vedi articolo).

Se applicata così com’è scritta, la legge Fornero costringerebbe i donatori di sangue o ad allungare la propria permanenza sul posto di lavoro per un numero di giorni pari alle donazioni di sangue effettuate o ad una decurtazione dell’assegno previdenziale.

È inaccettabile – commenta il consigliere Fermi – Abbiamo firmato una mozione urgente per cercare di “aggiustare” l’ennesima sorpresa in campo pensionistico della riforma Fornero”.

Il testo della mozione depositata in Lombardia impegna “il Presidente e la Giunta regionale a farsi parte attiva presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali affinché vengano al più presto assunte tutte le iniziative utili alla modifica dell’attuale normativa, con l’obiettivo di evitare penalizzazioni per l’accesso alla pensione dei dipendenti donatori attuali e futuri”.

“Ci sembra una beffa – continua Fermi, che è anche donatore da diversi anni – La decisione della Fornero va a toccare persone che fanno volontariato indispensabile. Il sangue manca sempre e quello compiuto da questi volontari è un atto di umanità e solidarietà, serve per salvare vite umane. È peraltro un passaggio fondamentale quello della donazione, che non può essere sostituito in alcun modo, non ha alternative, e in un paese civile è necessario che ci sia chi, donando il sangue, aiuta gli altri”.

Oltre un milione i volontari coinvolti in tutta Italia e il rischio è quello di vedere molti di loro abbandonare la pratica della donazione. “Anziché intraprendere iniziative per avvicinare i giovani a questo gesto di generosità, li si scoraggia. È un aiuto che costa davvero poco a chi lo fa e che deve essere sostenuto e difeso”, chiude Fermi.