Canzo, Caslino d'Erba, Castelmarte, Erba, Ponte Lambro

Sicurezza sulla Sp40, Arosio-Canzo, il tavolo in Provincia

Miryam Colombo 18 Settembre 2020

Attualità, Canzo, Caslino d'Erba, Castelmarte, Erba, Ponte Lambro

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Il traffico deviato sulla Sp40 durante l’intervento dei soccorsi per un incidente

 

ERBESE – Il tema della sicurezza lungo la Sp 40, Arosio-Canzo, al centro dell’incontro svoltosi ieri, giovedì, presso gli Uffici della Provincia di Como alla presenza dei sindaci dei Comuni erbesi interessati dal passaggio della strada.

Frequentata ogni giorno da decine di migliaia di mezzi, la Provinciale è stata negli anni scenario di diversi incidenti, anche mortali, alla luce dei quali le autorità territoriali hanno deciso di aprire un tavolo di confronto per individuare le criticità presenti e le possibili azioni di intervento.

Come precisato dal dirigente del settore Infrastrutture della Provincia di Como, Bruno Tarantola, per ora alcune questioni sono state affrontate in termini generali. Tra queste l’illuminazione, che al momento verrà lasciata solo sui punti di svincolo, come previsto normalmente su strade di questo tipo, la presenza di alberi a bordo strada e il posizionamento di protezioni a margine della carreggiata. Rispetto a quest’ultimo punto, l’ingegner Tarantola ha spiegato: “Come Provincia dobbiamo dare un ordine di priorità agli interventi sul territorio di nostra competenza e attualmente la precedenza è per le strade provinciali in cui il dislivello tra la carreggiata e il piano circostante è maggiore, come nei casi delle strade montane, e dove quindi è estremamente necessario posizionare nuovi guart rail o sostituire quelli ammalorati”.

Discorso diverso su altri aspetti, invece, riguardo ai quali la Provincia ha già speso parola assumendosi l’incarico di verificare le diverse soluzioni percorribili. Nei prossimi mesi scatterà una campagna di rilevazione delle condizioni del manto stradale: avvalendosi di uno skid tester, strumento che determina la resistenza allo scivolamento e l’attrito dei materiali, i tecnici eseguiranno prove di aderenza in alcuni punti della Sp 40, nel tratto compreso tra Erba e Canzo, in modo da verificare il parametro, rispetto a coefficienti di riferimento, e valutare eventuali interventi.

Allo stesso modo, la Provincia si è impegnata a valutare un progetto per trasformare la rotonda di Castelmarte in una rotatoria di tipo europeo, eliminando così lo stop che dà precedenza ai veicoli che viaggiano sulla strada principale, al fine di ridurre ulteriormente la velocità.

Da vagliare, invece, l’opzione, paventata da alcuni, di installare dei rilevatori di velocità in corrispondenza dei punti più critici: “La soluzione di posizionare apparecchi a margine strada desta molte perplessità – ha spiegato Tarantola -. Perché i dispositivi possano essere attivati, devono essere presidiati. Di conseguenza, chi frequenta normalmente la zona ed è a conoscenza della questione, non rallenterebbe nel caso in cui non ci fosse nessuno, mentre chi transita raramente potrebbe frenare bruscamente alla vista dell’apparecchio, generando così problemi di sicurezza legati al rallentamento improvviso”.

Tanti dunque gli spiragli rimasti ancora aperti, ma fortunatamente sembrerebbe esserci una nota positiva: “Vorrei precisare che la Sp40 non è una strada di per sé pericolosa – ha chiosato Tarantola – e a dircelo sono i dati a disposizione: considerando che ogni giorno transitano circa 10 mila veicoli, senza contare i fine settimana in cui il numero cresce ulteriormente, il rapporto tra il numero di incidenti successi negli ultimi 8 anni (di cui 3 incidenti mortali, due nel 2012 e uno nel 2020) e la quantità di mezzi in circolazione ci restituisce un quadro di una strada di per sé non pericolosa, come ho premesso. Detto questo, vogliamo che non capiti più nulla e questo ci impegna a far di tutto per garantire il massimo della sicurezza possibile”.