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Erba, Negozio confiscato. M5S: “No affitto ai privati”

viviana 23 Giugno 2021

Attualità, Erba

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Raffaele Erba (M5S)

ERBA- Riguardo la scelta dell’Amministrazione Comunale di Erba di affittare ai privati il negozio confiscato in via Volta, interviene il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Raffaele Erba.

“L’Amministrazione Comunale di Erba torni sui propri passi, non possiamo fallire nella lotta alla mafia. La prima regola sui beni confiscati è quella di valorizzare socialmente i locali che erano sede dell’illegalità e renderli simbolo nella lotta alle mafie”.

Il consigliere regionale pone l’accento sul rischio che associazioni a delinquere possano riprendere possesso del bene.

“Non voglio credere che il Comune di Erba non sia riuscito a costruire un progetto sociale insieme alle molte associazioni operanti sul territorio per trovare la destinazione d’uso del negozio- continua la nota di Erba – Sarebbero molte le attività realizzabili attraverso l’inclusione sociale che permetterebbero al negozio di via Volta di non smarrire il suo ruolo simbolico”.

Il consigliere Erba ricorda anche il lavoro della Commissione Speciale Antimafia di Regione Lombardia a supporto delle Amministrazioni, così come anche il Fondo Regionale che permette di riqualificare beni con importi fino a 150 mila euro.

“Non dobbiamo mai dimenticare che la nostra provincia è tra le più infiltrate della Lombardia. Conosciamo bene le vicende di Cantù e oggi sulle prime pagine dei giornali leggiamo dei rifiuti sotterrati a Como dalla ‘ndrangheta – sottolinea il consigliere regionale nella nota – In Regione Lombardia si combatte una guerra silente tra istituzioni e
associazioni a delinquere, non possiamo permetterci di commettere errori così gravi nel nostro Comune.”

Concludendo, Raffaele Erba, ricorda la visita a Erba della Presidente della Commissione Antimafia di Regione Lombardia, Monica Forte: “Per l’Amministrazione Comunale di Erba potrebbe essere l’occasione utile per organizzare un momento di confronto e correggere un passo falso inaccettabile”.