Valorizzazione turistica ed economica delle aree di montagna

Admin Altreforme 9 Luglio 2014

Politica

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regione lombardiaMILANO – “Altro che norma ammazzaboschi. La legge approvata martedì 8 luglio punta alla valorizzazione, turistica ed economica, di aree svantaggiate come quelle di montagna. Si creano i presupposti per facilitare il recupero di terreni abbandonati, altrimenti soggetti a rischio idrogeologico, e, sulla fruibilità del territorio, si avvicina il processo decisionale ai Comuni e ai cittadini, quindi a coloro che meglio conoscono l’ambiente locale e possono più facilmente tutelarlo. Il transito momentaneo dei mezzi motorizzati, che dovrà comunque essere autorizzato di volta in volta, è solo uno degli aspetti della nuova normativa e anche su di esso il ruolo degli Enti locali sarà determinante”. Il consigliere di Forza Italia in Regione Lombardia Alessandro Fermi, presidente della VIII Commissione Agricoltura, è il relatore del progetto di legge 124, che ha modificato il Testo unico del 2008 in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale.

E’ stato detto che i fuoristrada devasteranno i sentieri di montagna, ma si è data una lettura volutamente fuorviante e falsa della legge. Grazie anche all’ulteriore passaggio in commissione, abbiamo introdotto nell’ordinamento alcune disposizioni che permetteranno alle Amministrazioni comunali, con una normativa chiara, di autorizzare, se lo ritengono opportuno, manifestazioni motociclistiche di carattere sportivo – spiega il consigliere Fermi – A parte il fatto che l’attività fuoristradistica ha la dignità e la valenza di altre discipline sportive e che chi la pratica non è un vandalo, va anche detto che le iniziative di questo tipo possono rappresentare un importante ritorno turistico e una fonte di reddito per le aree coinvolte. Il Consiglio regionale ha riempito un vuoto legislativo, preferendo, anziché vietare aprioristicamente tali attività, regolamentarle e vincolarle responsabilizzando i sindaci”.

“Ci sono poi altri aspetti che rendono quella approvata una buona legge – conclude Fermi – Dalla sburocratizzazione delle pratiche necessarie a recuperare a fini agricoli quei terreni come i terrazzamenti che già avevano questa destinazione ma che con gli anni sono stati abbandonati, alla sviluppo dell’imprenditorialità e della competitività, permettendo il recupero di quelle aree a destinazione produttiva dismesse o inutilizzate e che nel tempo sono state colonizzate da alberi e cespugli. In tutte queste materie avviciniamo la competenza autorizzativa ai cittadini, sburocratizziamo e favoriamo il recupero di terreni a vantaggio dell’agricoltura di montagna. Con questa legge si tende quindi a favorire un ritorno alla vita attiva in zone dove l’abbandono è sinonimo di degrado e pericolo sotto molti profili, in primis quello idrogeologico”.