CIVENNA – Civenna e Bellagio hanno detto “sì” alla fusione. Il voto di domenica 1° dicembre ha dato esito positivo: i due Comuni diventeranno uno solo. Su 428 voti validi a Civenna, 268 persone (il 62%) hanno dimostrato di preferire il Comune unico. A Bellagio, su 1027 votanti, i “sì” sono stati 911 (l’89%). L’amministrazione di Angelo Colzani (come quella di Angelo Barindelli) termina dunque con qualche mese di anticipo: eletto nel giugno 2009, concluderà il proprio mandato il giorno in cui sarà costituito per legge il nuovo comune unito.
Ora, dopo l’esito del referendum, la Regione istituirà infatti il nuovo Comune e contemporaneamente scioglierà i due vecchi. I cittadini hanno scelto di chiamare il nuovo Comune “Bellagio”. Nascerà verso la fine di febbraio del 2014 e andrà a elezioni in giugno. Per circa tre mesi, quindi, sarà guidato da un commissario. Da giugno del prossimo anno Civenna e Bellagio avranno invece un solo sindaco, un segretario, meno dirigenti, un solo bilancio, un solo revisore, un solo ufficio tecnico. Il municipio di Civenna però rimarrà aperto e ospiterà un pro-sindaco e dei consultori, nuove figure istituzionali che collaboreranno con la nuova Amministrazione. Il nuovo Comune riceverà dallo Stato un contributo di 180 mila euro all’anno per 10 anni, non sarà soggetto al patto di stabilità per 3 anni e quindi potrà investire le proprie risorse in opere. Il denaro quindi potrebbe servire per finanziare e co-finanziare opere pubbliche importanti per il paese, come la riqualificazione della zona del tennis e del Belvedere di Civenna, il completamento e l’adeguamento della rete fognaria e dell’acquedotto di Civenna (in parte finanziato dall’Ato). A Civenna si potrà anche togliere l’addizionale Irpef (che a Bellagio non è mai stata applicata).
