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Airone morto Lago Pusiano. Parco Valle Lambro: “Colpa della pesca illegale”

viviana 21 Dicembre 2021

Ambiente, Merone

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MERONE – Dopo il ritrovamento di una Nitticora (Airone) senza vita a Merone, il presidente del Parco Regionale Valle Lambro Marco Ciceri interviene con un comunicato stampa in merito alla gestione e regolamentazione delle attività di pesca sul Lago di Pusiano.

“Come sancito dal Piano di Gestione, tutti gli interventi – interni o esterni – che siano ritenuti suscettibili di produrre incidenze significative sulle specie e sugli habitat presenti nel SIC devono essere sottoposti a procedure di valutazione d’Incidenza. – spiega l’Ente gestore del SIC – Tra gli interventi si annovera anche la realizzazione di piazzole di pesca: infatti, nell’anno 2016, l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori aveva richiesto apposito parere di Valutazione d’Incidenza al Parco Valle Lambro. Terminate le procedure di valutazione, condotte con l’ausilio di esperti, il Parco aveva espresso parere favorevole a n. 22 postazioni (delle ventotto richieste), con opportune prescrizioni, ovvero: divieto di accensione fuochi, presenza di cani non al guinzaglio, disturbare, danneggiare catturare o uccidere qualsiasi animale (ad esclusione delle specie alloctone), raccogliere o distruggere i loro nidi, compromettere habitat, effettuare attività con eccessivo disturbo. Attualmente, le piazzole attive sono ventuno”.

Nel totale, però, le postazioni autorizzate risulterebbero 28, distribuite lungo perimetro del Lago di Pusiano, immerse nelle aree più selvagge. Così come riportato sul sito relativo alla pesca e alla navigazione sul bacino lacustre. In realtà, spiegano dal Parco, mancano alcune postazioni (perché non autorizzate) come la 3, la 6, la 7, la 12 e la 13.

Il Parco regionale Valle del Lambro ricorda anche che, accanto alle attività consentite, “non mancano fenomeni ittico-venatori illegali, come quello che probabilmente ha causato la morte della nitticora, ritrovata difatti non in prossimità delle suddette aree autorizzate“.

Grazie alla segnalazione dei cittadini e delle Guardie Ecologiche Volontarie “Parco Valle Lambro si accerta di farle pervenire all’organo incaricato della prevenzione e repressione delle violazioni in materia di tutela della fauna terrestre ed acquatica, ovvero la Polizia Provinciale. Si è ritenuto opportuno fare queste precisazioni – conclude il presidente Ciceri – al fine di garantire ai cittadini informazioni corrette ed esaustive su quelle che sono le responsabilità, i doveri e le possibilità d’intervento dello scrivente Parco.”