Erba

Speciale Elezioni. Candidati a confronto @4. Elisa Quattrone

Caterina Franci 27 Maggio 2017

Elezioni 2017, Erba

ERBA – E’ la candidata più giovane delle elezioni erbesi 2017. 27 anni, laureanda, Elisa Quattrone rappresenta il Movimento 5 Stelle per la prima volta in campo per la corsa a Palazzo Majnoni. L’abbiamo intervistata per conoscere meglio la sua idea di Erba.

La lista a sostegno.

Movimento 5 Stelle

Le sue risposte:

Perché ha deciso di candidarsi?
“Ho deciso di candidarmi per dare un contributo alla città e dare voce alle proposte del nostro gruppo “Erba 5 Stelle”.

Quali sono le tre priorità del suo programma elettorale?
“La prima è sicuramente la Partecipazione, unica via affinché la politica possa finalmente diventare lo specchio di tutti. Proprio per questo noi del gruppo erbese del M5S riteniamo che sia una filosofia sottesa anche al resto dei punti del programma. La seconda è il Lavoro. Infine la terza è la Riqualificazione del centro di Erba”.

Può entrare un po’ più nel concreto? Progetti, tempi, modi, costi e modalità di finanziamento?
“Premettendo che molte proposte del nostro programma sono a basso costo, abbiamo comunque individuato dove recuperare le risorse necessarie per i nostri progetti. Esse sono: ricontrattazione dei mutui, visti gli attuali tassi favorevoli; internalizzazione di alcuni servizi dati oggi all’esterno; diminuzione degli oneri di smaltimento rifiuti su cui vi sono buoni margini di miglioramento.
Per la partecipazione vorremmo sviluppare degli strumenti di democrazia partecipativa quali : i prosindaci e le riunioni di frazione, le mozioni proposte ed esposte direttamente dai cittadini, uno spazio on-line sul sito comunale per consultare le persone sui temi importanti.
Per il lavoro vorremmo incentivare le Start-up e il Microcredito, mediante uno sportello comunale per aiutare le persone interessate ad orientarsi nel mare della burocrazia.
Si vorrebbe inoltre impiegare gli edifici comunali inutilizzati per sviluppare dei luoghi di Coworking.
La riqualificazione del centro urbano toccherà due principali interventi:
Intervento 1: Corso XXV Aprile, Via Volta, Via Fiume e Via Mazzini;
Vista l’importanza di tale opera, l’impegno che la futura amministrazione dovrà prendersi sarà in primis quello di coinvolgere nel miglior modo possibile la popolazione per quanto concerne la progettazione. Inoltre, una volta avviati i lavori, dovrà essere monitorata la qualità d’esecuzione dell’intervento evitando sprechi nelle spese. Per far sì che ciò avvenga proponiamo nella gestione degli appalti di evitare affidamenti diretti impiegando, bensì, gare d’appalto. Per una maggior trasparenza la rendicontazione dello stato di avanzamento dei lavori sarà visibile sul sito del Comune.
Intervento 2: Recupero aree Gasfire , Cabina Enel, Molino Mottana
Il recupero di tale area è un intervento principalmente a carattere privato. Allo stato attuale non vi è ancora un progetto definitivo, ma solo delle linee di indirizzo. Vista l’importante ricaduta sull’assetto della città, proponiamo che l’amministrazione comunale debba attivare un tavolo di confronto con gli investitori per dialogare in relazione ad aspetti che riteniamo rilevanti, tra i quali: classe energetica degli edifici; volumetrie e grado di recupero delle strutture esistenti; integrazione del verde; necessità di parcheggi; impatto del cantiere in termini ambientali e occupazionali.
L’obiettivo di tale tavolo di lavoro sarà quello di elaborare un progetto condiviso per trovare il miglior punto di incontro tra le esigenze della collettività e quelle degli investitori privati”.

Quali sono secondo lei, se ritiene ce ne siano stati, gli errori commessi dall’Amministrazione uscente?
“Come ho detto già in precedenza non me la sento, per onestà intellettuale, di entrare nel merito dell’operato altrui visto che per prendere ogni decisione e portarla a termine ci si deve confrontare con una realtà che cambia e con dinamiche sempre diverse. Siamo concentrati unicamente sugli obiettivi che vorremmo portare a termine per migliorare la città”.

Con uno sguardo a 360° cos’ha bisogno la città di Erba per migliorare?
“Ha bisogno di partire dalle opere più semplici, come banalmente la manutenzione delle strade e marciapiedi, per potersi concentrare sulle opere più grandi e che permetta alla cittadinanza di poter sognare e non solo sopravvivere, come può essere una sicurezza lavorativa, stimoli e fermento culturali, sentirsi tutelati nella salute dell’ambiente e dell’alimentazione”.

Ritiene che la politica nazionale possa influenzare il risultato delle elezioni amministrative di Erba?
“E’ innegabile l’influenza della politica nazionale nelle elezioni amministrative ma, soprattutto per quanto concerne il M5S, vorremmo fare in modo che la cittadinanza non aderisca solo ed esclusivamente come segno di protesta, ma anche perché ritiene idoneo e soddisfacente il programma che vorremmo proporre”.

Uno degli argomenti più discussi negli ultimi anni riguarda la riqualifica del centro, a partire dalle ex aree industriali. Che progetti ha? C’è già un’idea ben precisa? Se sì ce la può illustrare?
“Premettendo che per poter prendere decisioni in merito agli edifici dismessi , poiché privati,  dovremo dialogare con i proprietari per trovare un accordo che concili i loro interessi con quelli della cittadinanza. Vorremmo innanzitutto proporre una riflessione a chi dovrà realizzare tale opera. Oggi Erba non cresce demograficamente, molti giovani non possono comprare casa e abbiamo ancora sul nostro territorio molti immobili invenduti . Constatando queste situazioni dobbiamo ragionare su quale sia l’indirizzo migliore per l’intervento di riqualificazione delle aree dismesse,  per far si di non costruire una cattedrale nel deserto. Come Movimento 5 Stelle Erbese vorremmo dare poche ma chiare linee di indirizzo su cui sviluppare il progetto. Sicuramente non dovrà essere un’opera di carattere speculativo e dovrà essere ben fruibile dalla cittadinanza come nuovo centro sia negli orari diurni che serali. Vorremmo un intervento conservativo in cui si mantenga , anche se parzialmente, memoria di quella che in certi tratti può essere inquadrata come archeologia industriale. Infine  auspichiamo che gli edifichi siano realizzati con alte prestazioni energetiche e si abbia un’elevata integrazione con il verde”.

Dai reiterati furti ai vandalismi in stazione, le polemiche intorno alla sicurezza in città non sono mancate. Ritiene Erba una città sicura o insicura? Come giudica l’operato dell’amministrazione uscente in questo ambito?
“Per poter intervenire correttamente sulle reali necessità di sicurezza dobbiamo aver prima ben chiaro quali sono gli aspetti critici per focalizzarci sui dati oggettivi. Dall’analisi dei dati monitorati si individueranno quali devono essere le strategie generali e quali gli interventi da attuare per i problemi puntuali e le zone a rischio. Le azioni che intendiamo adottare per migliorare la sicurezza sono le seguenti: maggior coordinamento tra cittadini e forze dell’ordine; incontri con i cittadini per valutare la situazione di sicurezza della città; riqualificazione delle zone degradate per avere più passaggio di persone e migliore illuminazione; sviluppo in via sperimentale delle zone a controllo del vicinato per facilitare la comunicazione e le segnalazioni di situazioni a rischio; maggior presidio per le zone critiche: stazione, piazza mercato. Riteniamo che Erba sia una città piuttosto sicura anche se rileviamo delle aree specifiche , quali ad esempio la stazione, in cui si hanno delle problematiche non trascurabili. Come detto in precedenza preferiamo non giudicare l’operato altrui”.

Erba città “dormitorio”. Che progetti ci sono per i giovani?
“Da una parte vorremmo supportare quelli che sono progetti di impronta culturale come la creazione e mantenimento delle associazioni già esistenti che favoriscono un fermento creativo utile alla città, ma anche eventi patrocinati dal Comune. Dall’altra vorremmo creare un sistema di sicurezza per la mobilità di giovani che escono dai locali serali tramite bus navetta”.

La Regione ha dato il via libera al bypass del passaggio a livello in Corso XXV Aprile. Che tempistiche ci sono per i lavori? Saranno una sua priorità?
“Dal colloquio che abbiamo avuto poco tempo fa con il dirigente, Ingegner Pescialli, c’è stata data un’indicazione sui tempi di realizzazione dell’opera che si aggirava intorno ai due/tre anni. La cosa che ci preme è che i lavori vengano esguiti nel miglior modo e che non ci siano lievitazione di costi . Il comune è già fortemente indebitato e non possiamo permetterci ulteriori appesantimenti in questo ambito. Questo perché ogni euro di indebitamento corrisponde ad una maggior difficoltà di erogazione servizi”.

Insieme ad altri 13 comuni Erba fa parte del progetto Expo Green Land. Secondo lei quali sono le potenzialità turistiche di Erba? Come valorizzarle? Ha già pensato a qualcosa?
“Erba si inserisce in un contesto potenzialmente favorevole al turismo. Oltre all’aspetto naturalistico sono presenti anche diversi siti di interesse artistico distribuiti nel territorio, (ville signorili, piccoli borghi e corti storiche). Purtroppo quella che era una vocazioni del passato oggi fatica a riaffermarsi. Questo perché, a nostro avviso, tutti questi elementi attrattivi non risultano connessi tra loro in modo organico. Proponiamo pertanto una sistematizzazione dei punti attrattivi sia dal punto di vista dei percorsi e delle indicazioni, sia a livello divulgativo, collaborando con le associazioni culturali già esistenti e che si occupano della valorizzazione del territorio. Vogliamo, in tal senso, incoraggiare e sviluppare un turismo responsabile. Si propone di puntare sulla promozione del cicloturismo con eventi per far apprezzare i luoghi d’interesse locali. In particolare si propone di incentivare l’impiego di bici elettriche ideali per permettere, a una maggior fascia di visitatori, una migliore fruizione del nostro territorio”.

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