ERBA – “Non ho mai sentito nessuno dire “Vado in Lombardia””. Non ha avuto certo parole di elogio, nonostante lui sia un lombardo doc, per rappresentare la situazione del turismo nella nostra Regione l’ospite d’eccellenza a TTT Preview, Oliviero Toscani. Il fotografo italiano per eccellenza, conosciuto a livello internazionale, è stato critico.
Critico con gli operatori, critico con il sistema e persino con l’accoglienza dei lombardi.
“Non credo che manchi qualcosa, qui ci sono molti brand: il lago di Como, Milano.. Manca però l’ospitalità e anche una particolare attenzione al territorio. E poi c’è troppa gente che frena le idee, che ammazza la creatività. Ci sono talenti disoccupati e troppa gente che pur non spiccando per doti qualitative ha un posto prestigioso. Credo che bisogna trovare un valore aggiunto, mettere passione e amore per il territorio. Quando sono tornato a Milano, e da queste parti, mi sono accorto che avete vandalizzato il territorio. Bisogna avere il coraggio di fare un passo avanti“.
Toscani, chiamato ad aprire la giornata di TTT Preview, ha tenuto alta l’attenzione su tematiche importanti per tutta la mattinata.
“La rovina dell’Italia è l’educazione che insegnano oggi i genitori. Siamo viziati. Abbiamo troppo affetto e nessun rispetto – ha continuato il fotografo – Dove sono i giovani, rilegati lassù (riferendosi alla posizione dei ragazzi delle scuole, collocati al primo piano e che hanno seguito l’intervento dallo schermo). Era più giusto che qua davanti ci fossero loro, che rappresentano il futuro. Avevo 14 anni quando sono andato via dall’Italia. Credo che sia normale che i giovani vogliano andare all’estero, dovrebbe essere obbligatorio studiare in un altro Paese per qualche anno per imparare le lingue e capire gli altri sistemi. altrimenti non ha senso essere un’Europa unita”.
Nonostante il duro intervento di Toscani Como dal canto suo si difende. Dati alla mano i risultati fanno ben sperare in una crescita del turismo: “Il turismo produce il 9% del nostro PIL e sono oltre 12 milioni i turisti che raggiungono le nostre zone”, ha spiegato Andrea Camesasca, ideatore del format e componente del direttivo di Lariofiere.
“Per far si che il turismo sia l’economia primaria di questa regione bisogna demolire tutto e avere un po’ di autocritica. Architetti e geometri, in accordo con i Comuni, hanno creato uno scempio“.
