TRIANGOLO LARIANO – Oltre 100 persone (110 per la precisione) hanno partecipato ieri, domenica 5 maggio, alla Camminata ‘speleologica’ alla scoperta delle grotte carsiche del Monte San Primo.
L’evento è stato organizzato dal Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’ – formato da 35 associazioni – in collaborazione con la Federazione speleologica Lombarda. La camminata è stata curata dagli speleologi Paola Tognini e Andrea Ferrario, che hanno guidato i gruppi di escursionisti con molte informazioni sulla natura geologica del territorio montano del Triangolo Lariano e in particolare del Monte San Primo e del Pian del Tivano, nel cui sottosuolo sono presenti svariate decine di chilometri – fino a 70 km per la parte conosciuta – di gallerie sotterranee di origine carsica, andando a costituire uno dei più estesi sistemi carsici di tutta Italia. Le gallerie carsiche sono molto importanti dal punto di vista idrogeologico e ambientale poiché, ad esempio, al loro interno scorre l’acqua che, dalle pendici del Monte San Primo, dà vita a corsi d’acqua (tra cui lo stesso fiume Lambro) e, tramite le gallerie, può arrivare direttamente al lago di Como. Quello del Monte San Primo è, pertanto, un territorio dal delicato equilibrio idrogeologico, in relazione soprattutto alla vulnerabilità delle acque sotterranee.
Durante la camminata è stato possibile visitare dall’esterno alcuni ingressi come quelli della ‘Grotta del Cippei’ e della ‘Grotta Colma del Bosco’, dove è stata fatta una descrizione e dimostrazione delle tecniche di esplorazione da parte degli speleologi.
Soddisfazione per il successo dell’evento da parte del Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’; Roberto Fumagalli, a nome del gruppo di 35 associazioni, ha ricordato le tappe che hanno portato il Coordinamento – nell’ultimo anno e mezzo – ad opporsi all’assurdo progetto (voluto dalla Comunità Montana Triangolo Lariano e dal Comune di Bellagio, col finanziamento di Regione Lombardia e del Ministero dell’Interno) che prevede la realizzazione di nuovi impianti sciistici, di innevamento artificiale, nuovi parcheggi e altri interventi impattanti in località San Primo.
Il Coordinamento prevede ulteriori iniziative di informazione e sensibilizzazione, per far conoscere il territorio del Monte San Primo e per contrastare il progetto proposto dalle Istituzioni.