ERBA – Vincenzo Nisi è stato confermato segretario generale Fai Cisl dei Laghi, la federazione agricola alimentare ambientale e industriale italiana. A completare la segreteria Emanuela Cetrangolo e Attilio Salvalaggio.
Il rinnovo del mandato è stato sugellato in occasione del Congresso Fai Cisl Laghi che si è tenuto ieri, 15 novembre, presso il castello di Casiglio ad Erba.
“Il settore alimentare, ritenuto indispensabile, non si è fermato durante il lockdown – commenta Vincenzo Nisi- Alcune aziende hanno dovuto prevedere gli straordinari e abbiamo guadagnato importanti posizioni nell’export. Grazie al lavoro delle RSU sulla tutela della salute dei lavoratori, in nessuna azienda della provincia di Como e Varese”.
Il segretario Fai Cisl dei Laghi ricorda anche l’impegno per il rinnovo dei contratti nazionali e la lotta al caporalato:
“Con i presidi davanti alle prefetture abbiamo rinnovato i contratti nazionali, nei contenuti e negli aspetti economici. Tra i temi che continueranno ad essere affrontati c’è quello del caporalato, attualmente non presente nei territori delle province di Como e Varese, ma davanti al quale non bisogna abbassare la guardia.”
Per quanto riguarda le prospettive Nisi ricorda la crisi che ha colpito il settore alberghiero durante il lockdown, ma guarda al futuro con prospettive più rosee soprattutto prevedendo il traino del settore della ristorazione. La formazione professionale continua, inoltre, dovrà essere incentivata secondo il segretario Fai Cisl Laghi, dando spazio alla preparazione pratica per essere pronti al cambio generazionale che nei prossimi dieci anni manderà in pensione 20mila figure professionali.
“Formare i giovani per ciò che servirà domani” è la mission del sindacato che intende porre le basi per incrociare domanda e offerta di lavoro che si lega ad un secondo obiettivo, quello di riportare il sindacato nelle aziende:
“Il sistema non è un antagonista, ma un partner con il quale dialogare per il bene del lavoratore e dell’impresa – conclude Nisi – Faremo incontri anche nelle scuole per spiegare il nostro ruolo sindacale”.