Como

Confcommercio Como scende in campo per la legalità

Admin Altreforme 12 Novembre 2013

Como, Economia/Lavoro

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Confcommercio Como legalita mi piace novembre 2013 (3)

COMO – Una mattinata per riflettere sul valore della legalità e per segnalare le pesanti conseguenze negative che l’abusivismo, la contrattazione e la concorrenza sleale hanno verso il mondo del commercio.

Anche Confcommercio Como ha aderito alla giornata di mobilitazione “Legalità, mi piace”, promossa da Confcommercio a livello nazionale.

Dopo il collegamento via streaming con Roma per assistere agli interventi del presidente Carlo Sangalli, del Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Pasquale Debidda, del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, nella sede di via Ballarini si è svolta una tavola rotonda alla presenza di diverse autorità civili e militari. A fare gli onori di casa il presidente e il direttore di Confcommercio Como, Gian Silvio Primavesi e Graziano Monetti.

A testimonianza dei problemi del commercio legati all’abusivismo sono intervenuti Roberto Benelli, presidente Commercio ambulante, per il commercio, Marta Miuzzo, presidente Guide turistiche, per il turismo e Claudio Zanetti , presidente immobiliaristi, per i servizi.

“La mia categoria – quella degli ambulanti– vive il problema dell’abusivismo e della contraffazione direttamente sulla sua pelle ed è forse la categoria maggiormente colpita da questa piaga, che interferisce pesantemente con il lavoro di migliaia di microimprese a conduzione familiare, la cui entrata economica coincide con la redditività dell’impresa stessa – ha evidenziato Benelli – Ma quando parliamo di abusivismo commerciale, non parliamo solo ed esclusivamente dei marchi contraffatti, ma anche della presenza di operatori di altre aree geografiche d’Italia, che, aggirando le norme sul commercio su aree pubbliche, convincono le amministrazioni delle nostre zone affinché gli concedano la possibilità di effettuare mercati. Cito ad esempio il proliferare di mercati con il nome di Forte dei Marmi che, spacciandosi per il mercato blasonato della Versilia, ma che di fatto non lo è, si pongono in diretta concorrenza sleale con la rete commerciale locale”. Poi in qualità di portavoce del settore commercio ha elencato i problemi delle altre categorie soffermandosi sul settore moda e sul mobile, ma anche panificatori, fioristi…

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Dal canto suo Marta Miuzzo ha parlato dei problemi legati al mondo del turismo da quello delle guide a quello delle strutture ricettive, passando per le agenzie di viaggio. Poi ha messo l’accento sui pubblici esercizi: “Anche la ristorazione subisce danni economici rilevanti sia dall’abuso della professione che dalla concorrenza sleale. I dati appena resi disponibili dalla Fipe parlano di 46891 milioni di euro solo nella Provincia di Como. Alcune associazioni no profit, nate con finalità diverse (ad esempio, oratori e parrocchie, enti benefici, proloco, ecc.), in realtà esercitano attività di somministrazione di alimenti e bevande, sagre e quant’altro, quando non addirittura servizi per matrimoni e catering, utilizzando occasioni pretestuose, ovvero al di fuori di tradizionali sagre e feste consolidate nel tempo o di tradizione in località e paesi, ponendosi, così, in diretta concorrenza con ristoranti, catering e bar” . Per poi concludere: “Chi è abusivo evade due volte: primo perché non paga le tasse necessarie per l’apertura dell’attività, secondo perché non paga le tasse sul lavoro svolto quotidianamente. Dovrebbe, quindi, essere interesse degli addetti ai controlli quello di eliminare l’abusivismo per creare maggiori entrate che vadano a beneficio della collettività”.

Zanetti infine si è fatto portavoce del mondo dei servizi. “Nel settore dei servizi e in particolare nel settore immobiliare, il fenomeno dell’abusivismo è, purtroppo, endemico e riesce a catturare una consistente fetta dell’intermediato. L’abusivismo si diversifica attraverso diverse figure che gravitano sia all’interno della filiera immobiliare sia all’esterno, anche complice una situazione storica che solo nel 1989 con la Legge 39 ha visto riconosciuta a pieno la funzione dell’agente immobiliare. Rimane purtroppo ancora frequente la mala abitudine di effettuare mediazioni abusive, magari mascherate da consulenze legali o tecniche, ma che sono a tutti gli effetti mediazioni abusive”. Ma contraffazione e abusivismo si nascondono anche nel mondo dell’information technology, delle assicurazioni, della farmaceutica e degli agenti di commercio.

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In sala a Como erano presenti anche diversi esponenti del mondo politico locale. Tra gli altri seduta in prima fila anche Daniela Maroni, consigliere regionale oltre che presidente provinciale della categoria dei Benzinai. Il consigliere ha sottolineato l’impegno personale e del Consiglio regionale sulla questione: “Il gruppo di lavoro che presiedo in Commissione IV Attività produttive intende definire nuove linee sul commercio, che istituisca severi accertamenti sui prodotti immessi sul mercato, per verificarne autenticità, provenienza e metodi di produzione. Bisogna alzare l’asticella del controllo se vogliamo contrastare un fenomeno che vale miliardi di euro. Servono verifiche rigide, per difendere le eccellenze merceologiche lombarde e italiane, nel nome della legalità, della trasparenza, della leale concorrenza di mercato”.