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Confcommercio: Como sarà la capitale “del sorriso”

Admin Altreforme 26 Luglio 2013

Como, Economia/Lavoro

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COMO – Como diventerà la capitale “del sorriso ”. Quello del sorriso non è un concetto banale ma il segno di una cultura dell’accoglienza che deve coinvolgere tutto il territorio, dagli operatori turistici ai cittadini, passando per coloro che lavorano negli enti e nelle società pubbliche, come vigili, autisti di autobus, e in generale chiunque entri in contatto con il turista.

Questa la filosofia che anima il progetto “La cultura del sorriso”, ideato e realizzato da Confcommercio Como con il contributo della Camera di Commercio, il patrocinio del Comune di Como e alcuni media partner.

L’iniziativa, presentata venerdì 26 luglio, prevede due filoni: una campagna di comunicazione promossa da Premiere Pubblicità e un percorso formativo che coinvolgerà gli operatori turistici affinché la “cultura del sorriso”, intesa come cultura dell’accoglienza, si diffonda su tutto il territorio provinciale. E’ necessaria una cultura che comprenda cortesia, conoscenza dei luoghi di valore artistico e paesaggistico e una corretta informazione in grado di far nascere nel turista il desiderio di tornare nel nostro territorio. La campagna di comunicazione è visibile sul canale YouTube di Confcommercio Como: http://www.youtube.com/user/ConfcommercioComo, vede come protagonisti alcuni commercianti lariani e sottolinea come un “sorriso sia semplice” e come “il turista sia il principale ambasciatore della nostra città”.

Il video è stato realizzato dall’Art director di Premiere Pubblicità Luca Chiarella. “Dietro la parola sorriso si nasconde un’arte – ha detto in apertura il presidente di Confcommercio Como, Giansilvio Primavesi – L’arte di interpretare ciò che il cliente gradisce. Dato che in passato, durante una trasmissione televisiva su un canale svizzero ci è stato fatto notare che è stata apprezzata l’accoglienza e la bravura delle nostre commesse, è nata l’idea di divulgare e implementare questo atteggiamento che farebbe bene a tutta la città. Per questo vogliamo sensibilizzare tutto il territorio su questo argomento. Insegniamo dunque alla gente a sorridere, è un valore aggiunto”.

“ Esistono a Como, come nel resto d’Italia, comportamenti che fanno a pugni con l’accoglienza – ha aggiunto Graziano Monetti, direttore di Confcommercio Como – Sul nostro territorio esiste il problema della dispersione del marchio della nostra città: tante offerte ma poco coordinate. Abbiamo quindi deciso che proprio da Como parta un progetto ambizioso, il cambiamento culturale della gestione del cliente e del turista. Per il progetto, in cui crediamo fortemente, abbiamo stanziato 80 mila euro, di cui 40 mila investiti dalla Camera di Commercio”.

Il turismo è visto anche come la principale leva su cui puntare per rilanciare la crescita economica e superare la difficile congiuntura economica. Su questo fronte dunque tutti si devono impegnare. Una città “che sorride” al turista è in grado anche di conquistarsi la “good reputation” sui principali social network , dove il passaparola può decretare il buon nome o meno di alberghi, bar, negozi e ristoranti.

“E’ un processo culturale che va instillato con forza nella mente di tutti coloro che entrano in contatto con i turisti – ha precisato Roberto Cassani, presidente dell’associazione albergatori Confcommercio Como – L’ospite è un patrimonio, una ricchezza. E’ importante accogliere bene sia il turista che arriva da oltreoceano, sia coloro che giungono da località vicine. Anche il cittadino deve imparare a sopportare il turista, a sorridere, insomma ad essere accogliente”.

Il progetto, oltre alla campagna di comunicazione, prevede percorsi formativi ad hoc, che saranno realizzati da Confcommercio Como e che in parte hanno già preso il via coinvolgendo 200 aziende lariane (partecipanti a 25 corsi), con programmi di conoscenza del territorio.

Inoltre poster di grandi formati saranno affissi su tutto il territorio e in più saranno distribuite delle spille “che sorridono” a tutti i commercianti che sicuramente incuriosiranno i turisti.

Il progetto, che nasce da un’idea di Andrea Camesasca, vicepresidente dell’associazione albergatori, ha l’ambizione di essere pioniere per il resto d’Italia affinché il cambiamento culturale che il progetto sottende contagi anche altre province. “E’ stato fatto un ottimo lavoro – ha concluso Camesasca – Credo che ce la faremo a creare una nuova cultura dell’accoglienza. Non servono grandi progetti, basta iniziare a lavorare seriamente sul fronte della vivibilità del territorio, sull’accoglienza e su alcuni aspetti pratici, come la segnaletica in inglese che in un territorio come Como non può essere opzionale”.

Alla conferenza stampa è intervenuta anche Gisella Introzzi, assessore al Commercio e alle Attività Produttive che, oltre a sottolineare quanto l’iniziativa sia di suo gradimento, ha ribadito come le aziende fortemente orientate alla qualità del servizio e al rapporto con i clienti siano quelle che stanno sopravvivendo nel difficile contesto economico.