Erba

Lo studio e la collezione di Frigerio aperta al pubblico, in attesa del Museo

Caterina Franci 26 Settembre 2022

Cultura, Erba

Da sinistra: Clelia Orsenigo, Paolo Farano, Lucia Ronchetti, Franca Squarciapino e Giorgio Mauri

 

ERBA – Arte, genio, bellezza. La grandezza di Ezio Frigerio, scenografo erbese di fama mondiale scomparso lo scorso febbraio, è stata protagonista della giornata di domenica a Villa Ceriani. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio lo studio del Maestro è stato eccezionalmente aperto al pubblico che ha potuto così visitare parte della sua collezione artistica, donata insieme alla moglie, Franca Squarciapino, (costumista premio Oscar) al Comune di Erba.

Domenica pomeriggio in tanti hanno sfruttato la preziosa occasione andando alla scoperta degli spazi allestiti al primo piano della villa grazie alle visite guidate a cura di Giorgio Mauri e Clelia Orsenigo, Conservatrice del Civico Museo. “Siamo molto soddisfatti – il commento di Orsenigo – abbiamo avuto oltre 130 visitatori, direi bene come prima iniziativa. Ricordiamo che presto le opere della collezione Frigerio-Squarciapino donate verranno trasferite a Villa Candiani in quello che diventerà il Museo Frigerio“.

In sala anche l’ex sindaco Airoldi

 

Dopo le visite guidate nella Sala Civica si è tenuta la presentazione della collezione e del progetto del museo. Presente, oltre a Clelia Orsenigo e Giorgio Mauri, Franca Squarciapino, Lucia Ronchetti della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e l’assessore alla Cultura del Comune di Erba Paolo Farano. Numeroso il pubblico intervenuto, tra di loro anche l’ex sindaco di Erba Veronica Airoldi che durante il suo mandato ha dedicato particolare attenzione al progetto di riqualifica di Villa Candiani e al Museo dedicato al grande Scenografo.

L’assessore Paolo Farano

 

“E’ bello vedervi qui numerosi – ha detto l’assessore Farano – aver potuto partecipare a queste Giornate del Patrimonio Europeo è stato potremmo dire uno ‘sponsor’ pubblicitario del museo che nascerà a Villa Candiani. La collezione che ci è stata donata da Ezio Frigerio e dalla moglie Franca Squarciapino è composta di opere d’arte di diverso tipo, quadri, arte moderna, contemporanea ma anche arte antica, centinaia di bozzetti delle scenografie e dei costumi. Troveranno tutte spazio nel nuovo museo che avrà anche una sezione immersiva dedicata alla storia di Erba. Un progetto molto ambizioso, portato avanti con determinazione dalle precedenti amministrazioni guidate da Marcella Tili e da Veronica Airoldi, che ringrazio per tutto il lavoro svolto”.

Un museo ‘vivo’, aperto ai giovani, “pieno di gente che va e che viene”. Così lo ha definito Franca Squarciapino, moglie del celebre scenografo, visibilmente emozionata: “A questo progetto lavoriamo in equipe, non sarà facile ma vorremmo realizzare l’esposizione proprio come Ezio la vedeva con i suoi occhi”. Perchè il Museo di Villa Candiani è, di fatto, l’ultimo regalo fatto da Frigerio alla sua Erba: un ponte con le giovani generazioni, un luogo dove continuare a dialogare, anche in maniera innovativa, con l’arte.

Lucia Ronchetti, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia

 

Lucia Ronchetti della Soprintendenza Archivistica ha commentato: “La collezione di opere include oggetti che hanno accompagnato questi due grandi artisti per tutta la vita, è di fatto un archivio di sedimentazioni che identificano e tutelano Ezio Frigerio e Franca Squarciapino. Siamo contenti di aver presentato una realtà così importante in un contesto internazionale quali le Giornate Europee del Patrimonio, grazie ancora a Franca e suo marito per la loro generosità”.

E’ toccato a Giorgio Mauri intervistare brevemente Franca Squarciapino chiedendole di raccontare il suo rapporto con Ezio Frigerio e il suo lavoro.

“La parte difficile del mio lavoro? Avere le idee. Per il resto non trovo difetti, è un lavoro complesso da spiegare ma per me così appagante. Io mi divertivo, e mi diverto ancora molto. C’è un lavoro di ricerca profondo, da un testo o da una musica dovevi tirare fuori un mondo di ambienti e personaggi. Personalmente ho sempre amato cercare i tessuti, mischiare i colori – ha raccontato – al mio fianco c’era poi Ezio. Un genio brillante, con un carattere forte. Ogni tanto mi sgridava ma mi ha permesso di crescere professionalmente e umanamente”.

Dopo la presentazione i presenti sono stati accompagnati a piccoli gruppi a visitare lo studio di Frigerio e la collezione di arte antica, eccezionalmente aperti in occasione della giornata del patrimonio europeo. “Si tratta di un’ottantina di reperti – ha spiegato Clelia Orsenigo – come il resto delle opere donate da Frigerio andranno a Villa Candiani anche se non potranno essere esposte tutte contemporaneamente per questione di spazi, penseremo ad allestimenti ‘a rotazione’ “. La collezione comprende vasi, bicchieri, anfore, per arrivare a imponenti busti e teste di imperatori.

A lato delle opere d’arte Frigerio e la moglie hanno lasciato anche un incalcolato numero di bozzetti: “Si tratta di meravigliosi lasciti che raccontano il lavoro e la vita dei due artisti” ha commentato Giorgio Mauri “di certo costituiranno un importante fondo archivistico per gli studiosi che si occupano di storia del melodramma, del teatro e del balletto. Erba sta per ricevere un regalo davvero grandioso, il Museo sarà luogo catalizzatore di tante energie e propulsivo. Al suo interno è anche prevista una caffetteria dove potersi rilassare dopo al visita, sfogliare libri e restare immersi in un’atmosfera artistica”.

Per vedere il Museo bisognerà attendere ancora un paio di anni: “Il progetto esecutivo si è chiuso e siamo ufficialmente in gara d’appalto – ha fatto sapere l’assessore Farano – Speriamo di iniziare i lavori entro dicembre o al più tardi per l’inizio del 2023 e tra un paio di anni di vedere il Museo finalmente completato e fruibile”.

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