Erba

L’evento-ricordo per Ezio Frigerio: “Erba ti porterà sempre nel cuore”

Caterina Franci 26 Febbraio 2022

Attualità, Erba

La platea all’Excelsior per l’evento in ricordo a Ezio Frigerio

 

ERBA – “Cercare di spiegare Ezio Frigerio a chi che non lo ha conosciuto è come cercare di spiegare il mare a chi non lo ha mai visto. Praticamente impossibile”. E’ stato l’amico e regista Lluis Pasqual ad aprire la carrellata di ricordi del grande scenografo erbese, scomparso lo scorso 2 febbraio a 91 anni. Questa mattina Erba ha voluto ricordare Frigerio con un evento organizzato grazie alla moglie, Franca Squarciapino, in omaggio al grande scenografo di fama mondiale, durante il quale è stato presentato il progetto del Museo di Villa Candiani, ultimo dono dello scenografo alla sua Erba.

In tanti hanno partecipato all’iniziativa che si è svolta presso il Cinema Teatro Excelsior di via Diaz. Amici, colleghi, personalità del mondo culturale che Ezio aveva ‘spaziato’ in lungo e in largo nel corso della sua celebre carriera, ma anche tanti erbesi che portano e sempre porteranno nel cuore un personaggio “unico, inimitabile”, “un figlio geniale della nostra città” come ha ricordato il sindaco Veronica Airoldi.

Il sindaco di Erba Veronica Airoldi e la moglie di Ezio Frigerio Franca Squarciapino

 

“Ho avuto la fortuna di conoscere Ezio e Franca, di essere loro amica – ha detto il primo cittadino – purtroppo Ezio è venuto a mancare quando eravamo oramai ad un passo dal realizzare il suo sogno, un museo, a Erba, la sua città, dedicato alla nostra storia e al suo incredibile teatro. Questo mi è spiaciuto molto, il fatto che non abbia potuto vederlo finalmente terminato: l’auspicio è che il Museo di Villa Candiani sia esattamente quello che aveva desiderato, un ‘ponte’ con le giovani generazioni, un luogo dove continuare, anche in maniera innovativa, il dialogo con l’arte”.

L’evento-omaggio è stato così anche occasione per presentare alla città il progetto del Museo di Villa Candiani i cui lavori sono prossimi a partire. Ad illustrarlo nei dettagli l’architetto Marco Castelletti e l’autore digitale Roberto Carraro.

L’architetto Castelletti

 

“Ho sempre pensato che Ezio Frigerio sarebbe stato un bravissimo architetto – ha commentato sorridendo Castelletti – in effetti aveva iniziato a studiare architettura. Credo però, ancora oggi, che l’intera facoltà non sarebbe riuscita a contenere l’estro, la fantasia e le infinite capacità di Frigerio. Nelle lunghe chiacchierate che abbiamo fatto, anche di recente, la cosa che mi ha stupito di più è quanto parlasse sempre della sua città e del dono che avrebbe voluto farle. Un dono che si è concretizzato in due gesti, il primo nel 2015 quando donò all’allora amministrazione comunale parte della sua collezione artistica e il secondo un Museo vivo e potente, come le sue scenografie. Sono certo che Ezio ci guarderà finire al meglio ciò che abbiamo iniziato ad organizzare insieme”.

Il Museo si estenderà su tre piani: al piano terra ci sarà la collezione di opere di Ezio Frigerio donate al Comune di Erba. “Non avrà nulla a che vedere con le normali esposizioni di arte contemporanea – ha precisato Carraro – infatti Ezio aveva pensato ad un museo ‘immersivo’, che coinvolgesse profondamente il visitatore. Per questa prima sezione abbiamo così progettato uno paesaggio sonoro di sottofondo molto emozionale che riproduce i suoni naturali del bosco. Il visitatore, grazie ad un’applicazione di realtà aumentata appositamente concepita, potrà interagire con le opere esposte attivando una video guida (scritta da Frigerio stesso, ndr) realizzata animando i dipinti in un modo del tutto innovativo”.

Il primo piano sarà invece dedicato alle scenografie del grande maestro: “Questa è per me la sfida più grande – ha detto Carraro – realizzare due grandi sale di multiproiezione, in una vi saranno proposte le più importanti scenografie di Frigerio nei più grandi teatri del mondo e nell’altra ‘Il Cortile del Mago’, che ospiterà ambientazioni tridimensionali che riprenderanno le opere del maestro collocandole però nella storia di Erba al quale era molto affezionato”.

All’ultimo piano invece ci sarà una sezione dedicata ai costumi di Franca Squarciapino, moglie di Frigerio e premio Oscar nel 1991.

Basilio Lioni

 

“Spero che gli erbesi siano all’altezza di questo grande dono che Frigerio lascia loro – ha detto lo scrittore Basilio Lioni nel suo intervento in ricordo allo scenografo – di Erba parla molto nella sua ‘quasi autobiografia’, com’è stata giustamente definita, ‘Io sono un mago’ uscita nel 2021. In queste pagine Ezio racconta di quel mondo spazzato via dal boom economico e industriale, un mondo, quello della Brianza, che amava e odiava allo stesso tempo. Dalla Brianza è scappato, salvo poi tornarci nel 2012 e osservarla da Pusiano, dove viveva con Franca, tra fitte d’amore ed esplosioni di rabbia. Sembrerebbe proprio abbiano vinto le prime, considerano il dono fatto alla sua città”.

Lioni ha concluso: “Non so se Ezio sia in Paradiso a giocare a carte con il suo amato Radici (Mario, il pittore comasco, ndr), sicuramente, però, resta seduto all’ombra di un altro ‘paradise’, il loggione, a produrre indisturbato i suoi prodigi. Immaginarlo fermo, è impossibile”.

Il giornalista Emilio Magni

 

Sul palco per altri ricordi sono saliti anche il violinista Stefano Coles, il critico d’arte Marco Vallora, lo scultore Giovanni Mauri, il giornalista Emilio Mauri e l’attrice Rosanna Pirovano che ha letto l’ultimo capitolo del libro ‘Io sono un mago’.

Franca Squarciapino

 

Affettuoso e commosso il saluto ai presenti della moglie di Frigerio, Franca Squarciapino: “Anche se Ezio ci ha lasciati sono certa che con i suoi precisi appunti saprà guidarci nella realizzazione del suo ultimo sogno e dono per Erba, il Museo a Villa Candiani. Ringrazio tutti di cuore per la presenza e la vicinanza”.

“Credo sia un vero onore per tutti noi aver condiviso questo sogno – ha aggiunto il sindaco Veronica Airoldi – Ezio Frigerio ha vissuto in tutto il mondo, portandosi sempre Erba nel cuore. Ora Erba e gli erbesi porteranno nel cuore lui”.

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