Inverigo

“Light Painted World”: Mirko Panzeri a Parigi per l’Unesco

Admin Altreforme 17 Gennaio 2015

Cultura, Inverigo

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Mirko Panzeri 2

INVERIGO / NIBIONNO – Tutto è iniziato con una Canon usata vendutagli da un amico… La passione per la fotografia è entrata così nella vita di un addetto al controllo qualità, sconvolgendogliela. Oggi Mirko Panzeri è uno dei 63 artisti, provenienti da 16 Paesi, invitato a partecipare alla mostra “Light Painted World” che si terrà a Parigi, in occasione dell’Anno Internazionale della Luce Unesco 2015.

Mirko ha 37 anni, risiede con la sua famiglia a Nibionno ed è iscritto al circolo fotografico di Inverigo che, ovviamente, farà il tifo per lui.

“Un amico mi ha venduto una macchina fotografica e così, nel 2009, mi sono iscritto a un corso di fotografia al circolo di Inverigo – racconta Mirko – Ho quindi avuto la possibilità di conoscere il fotografo albavillese Luigi Corbetta e, grazie a lui, ho scoperto la “light painting”. Con questa tecnica, nel 2010, ho trovato la mia strada: riesce a darmi la possibilità di esprimere quello che ho in mente. Nell’immagine puoi inserire quello che vuoi ed è facile mettere qualcosa ma assolutamente difficile realizzarla domando la luce”.

La tecnica scelta da Mirko, infatti, sfrutta proprio “giochi” di luci e ombre.

Mirko Panzeri

“Data la mia passione per la pop-art sono partito da Andy Warhol per inventare sempre cose nuove, fino ad avere una mia tecnica e un mio stile personali. Sono molto contento di quella che chiamo “Depastyle”. E tutto avviene nella cameretta di mio figlio: lì nascono la mia ispirazione e le mie opere”.

Una di esse sarà presente alla mostra parigina che verrà inaugurata il 19 gennaio. “Questa occasione è nata attraverso i social network – afferma Mirko – In questo modo sono entrato nella LPWA, Light Painting World Alliance. Poi ho partecipato a un bando di concorso mandando tre foto e una di esse è stata scelta per questo evento a Parigi”.

Non solo. Mirko è stato inserito nella “Guest list” per cui dovrà esibirsi in una performance live sul palco del palazzo dell’Unesco.

Un’avventura inaspettata e quindi ancora più entusiasmante. “Mi sono migliorato tanto con il tempo e ho vinto un concorso di Amnesty International che probabilmente mi ha dato la grinta per credere di poter raggiungere ottimi risultati“.