Erba, Ponte Lambro

L’erbese piange l’ex primario di Chirurgia Bartolomeo Rizzi

Admin Altreforme 19 Gennaio 2014

Cronaca, Erba, Ponte Lambro

Tag: , , , , ,

Bartolomeo Rizzi

PONTE LAMBRO/ERBA – Mondo della sanità erbese in lutto: nel primo pomeriggio di domenica 19 gennaio è scomparso, all’età di 83 anni, il dottor Bartolomeo Rizzi. Milanese di nascita, si è laureato nel ’55 in Medicina e Chirurgia e successivamente si è specializzato in Chirurgia dell’Infanzia, Chirurgia Generale e Toracica.

Ha fatto la storia del reparto di Chirurgia dell’ospedale Fatebenefratelli di Erba. Diventato primario giovanissimo, ha ricoperto questa carica per oltre 20 anni, fino alla pensione, alla fine degli anni ’90.

Rizzi viveva a Ponte Lambro dove si era anche candidato alle elezioni con il sindaco Andrea Cattaneo. “Ha ricoperto per qualche giorno il ruolo di consigliere comunale, cui ha subito rinunciato per la carica di presidente e direttore sanitario di Villa Guaita”, ha ricordato Cattaneo.

“Alla politica preferiva fare del bene – ricorda la famiglia, la moglie Mariella e i figli Alessandro ed Emmanuele (un altro figlio, Giulio, è mancato anni fa) – Ultimamente aveva qualche problema di salute. Il suo cuore ha smesso di battere all’ospedale di Sesto San Giovanni dove era ricoverato per un’operazione dovuta a difficoltà circolatorie”.

Rizzi ha sempre dato tutto per gli altri e anche la sua famiglia ha vissuto il suo sacrificio in nome dell’amore che la sorreggeva. “Era un primario ma anche un amico – lo ricorda il figlio – Ha sempre dato tutto per le persone che non stavano bene. A Natale, per esempio, noi aspettavamo che lui festeggiasse con chi stava male e poi veniva a trascorrerlo in famiglia, magari solo il giorno dopo. Questo testimonia la sua umanità, la dedizione totale al lavoro. Mio padre ha operato fino a poche settimane fa: entrare in sala operatoria lo faceva ringiovanire. Con il camice bianco andava avanti per ore senza sentire la stanchezza”.

Bartolomeo Rizzi 2

La carriera professionale del dottor Rizzi è ricca di tante soddisfazioni. Il suo nome si lega, infatti, anche a Casa Prina. “Si tratta di una perdita notevole e significativa per noi – ha affermato l’attuale presidente, Antonio Frigerio – L’abbiamo visto l’ultima volta alla cena dei volontari. Il dottor Rizzi, infatti, era legato profondamente alla Casa e agli anziani, ha sempre sostenuto la struttura: Casa Prina l’aveva nel cuore”. Rizzi è stato presidente della casa di riposo erbese, dando il via al progetto di ampliamento della struttura e poi ha fondato il comitato etico scientifico della Fondazione Casa Prina che conta numerosi universitari di tutta Italia.

Ma è stato anche il fondatore e per 20 anni il presidente dell’associazione “Medici della Brianza” che raccoglie tutti i dottori del territorio.

Decisamente commossi i ricordi di coloro che hanno lavorato con lui.

“Io sono arrivato all’ospedale di Erba nell’88 da studente universitario e ho lavorato con lui per oltre 10 anni: per me era un secondo papà – ricorda il dottor Maurilio Consonni, medico della Chirurgia del Fatebenefratelli – Sono arrivato giovane e ignaro di tutto e lui è stato molto paterno, come lo era con tutti i suoi collaboratori. Teneva molto a noi, amava i giovani e voleva essere circondato da loro. È stato relatore alla mia tesi di laurea e anche della mia specializzazione. Faceva così con i suoi ragazzi. Voleva che fossimo tutti legati come una famiglia: in ospedale dovevano andare tutti d’accordo. Teneva in considerazione tutti, dagli ultimi ai primi. Voleva che fossimo disponibili e vicini, anche umanamente, ai pazienti e alle loro famiglie. E poi era molto attento all’aspetto medico-scientifico. Lui era indiscutibilmente bravo, era diventato primario giovanissimo e aveva creato un piccolo laboratorio di micro-chirurgia. Allargava sempre i suoi orizzonti, era molto all’avanguardia e vulcanico e ci spronava a conoscere sempre cose nuove. Era una persona eccezionale”.

“Io ho lavorato con lui durante i suoi primi anni di sala operatoria – ricorda Angela Bartesaghi, infermiera del nosocomio erbese – Un sorriso pronto sempre per tutti noi, un cuore grande e immenso, una generosità senza confine. Non lo dimenticherò mai e anche oggi lo ringrazio per tutto ciò che mi ha insegnato e trasmesso. Il dottor Rizzi rispettava tantissimo il ruolo delle infermiere. È stato un uomo prezioso, un amico, per chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui”.

Bartolomeo Rizzi 3

La camera ardente, per tutti coloro che vorranno ringraziarlo per l’ultima volta, è allestita presso l’ospedale Fatebenefratelli di Erba. Lì lunedì 20 gennaio alle 16 sarà recitato il rosario, mentre martedì 21 alle 15 ci sarà il funerale a Ponte Lambro (preceduto dal rosario alle 14.30).