Canzo

Jessica Riva: l’addio tra lacrime e musica

Lorenzo Colombo 10 Agosto 2013

Canzo, Cronaca

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incidente valbrona jessica riva

CANZO – C’erano quasi mille persone, nel caldo pomeriggio di sabato 10 agosto, per dare l’ultimo saluto a Jessica Riva, morta a soli 19 anni dopo 40 giorni dal terribile incidente avvenuto a Valbrona (vedi articolo). 

Tantissimi i giovani, amici e compagni di scuola della ragazza, che non sono voluti mancare ai funerali che sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale del paese.

Un addio tra la musica, la passione più grande di Jessica, ma anche tra le lacrime per una vita spezzata così prematuramente.

Funerale Jessica Riva agosto 2013 (1)

La cerimonia si è aperta con alcune lettere scritte da coloro che, come papà Angelo, mamma Tina e il fratello Simone, hanno perso un figlio, una sorella…

Parole che hanno lasciato i numerosi presenti in silenzio, con la testa bassa e gli occhi gonfi di lacrime, ad ascoltare le testimonianze di forza e coraggio con cui affrontano il dolore di una perdita così grande. “In questi momenti la vita ci appare ingiusta, crudele. Il momento è difficilissimo per tutti noi, ma dobbiamo provare ad avere il coraggio di non scappare, dobbiamo avere la forza di affrontare anche questa parte della vita  – ha dichiarato il parroco, don Alfredo Cameroni – Dobbiamo provare ad ascoltare e seguire Gesù e credere che forse c’è un senso anche in queste cose così tristi e difficili”.

“Abbiamo vissuto questi quaranta giorni non riuscendo a parlare di quello che era successo a Jessica – ha continuato il parroco durante l’omelia – Lei che era, ed è, la comunicazione. Lei era fatta per parlare, comunicare. Voleva capire gli altri e dare sempre una possibilità in più. Non si fermava all’apparenza, andava oltre. E proprio lei, da quel giorno, non è più riuscita a comunicare. C’era sempre un vetro tra lei e i suoi cari. La sua vitalità però non può finire così, non può cadere nel nulla. Anche questo gesto estremo dell’incidente va letto come un segno, che ci è stato dato per avere il tempo di rileggere, di riascoltare. Ricordo quando avevano diminuito le dosi del coma farmacologico e lei ha potuto guardare i suoi cari: con gli occhi ha comunicato quanto amore c’era in lei per tutti voi. Ricorderemo Jessica anche nelle messe di sabato sera, domenica e mercoledì – ha concluso don Alfredo – Per mercoledì 25 settembre invece, oltre alla messa in suo ricordo, è già stato programmato un momento musicale da dedicare a lei”.

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A prendere la parola, al termine della funzione, anche il cappellano don Piero Montagna del Centro Grandi ustionati di Torino, dove Jessica ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita (vedi articolo). “Ho seguito Jessica, i suoi genitori e il fratello, in questo duro cammino. A volte ci chiediamo il perchè di queste cose. Credo che non ci siano risposte e che bisogna domandarci al massimo per chi, e la risposta deve essere per Gesù. Jessica se ne è andata col sorriso, nella pace del Signore. Dio ci ha donato la sua musica, per sempre”.

Gli “Amici in Banda” hanno poi trasformato in musica il loro ricordo per l’amica scomparsa. In chiesa sono riecheggiate le note di alcuni brani che Jessica amava e suonava con il suo adorato sax. Per il finale è stata scelta “No woman no cry”, celebre canzone di Bob Marley. Poi un lunghissimo applauso ha salutato l’uscita della bara dalla chiesa e un lungo corteo ha accompagnato Jessica nel suo ultimo cammino verso il cimitero del paese.