Ponte Lambro

Guasto alla rete idrica di Ponte L.: sassi a “sandwich” sui tubi

Admin Altreforme 14 Febbraio 2014

Cronaca, Ponte Lambro

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Acquedotto Ponte Lambro febbraio 2014

PONTE LAMBRO – “Ancora una volta con amarezza – dichiara il sindaco Andrea Cattaneo – dobbiamo constatare un guasto alla rete idrica dovuto all’imperizia dei lavori effettuati durante la posa delle tubazioni originarie. Ormai è un classico che si riscontra in tantissimi ambiti: chi doveva controllare a suo tempo non l’ha fatto e chi avrebbe dovuto fare i lavori a “regola d’arte” ha fatto altro. Imperizia, fretta, risparmi sulla pelle dei cittadini”.

Critica senza mezzi termini il sindaco Cattaneo, stanco delle “sorprese” che frequentemente trova sul proprio territorio.

“Nei giorni scorsi in seguito alle attività di controllo sulla rete idrica abbiamo riscontrato la necessità di alcuni interventi. Nella mattinata di giovedì 13 febbraio l’amara sorpresa, ed è questa la terza volta che accade, di due sassi di notevoli dimensioni posizionati a sandwich sulla tubazione, a pochi centimetri dal piano stradale. Questo fatto ha comportato un veloce deterioramento della tubazione. Tubazioni che sarebbero dovute durare 80 anni”.

Ma non è tutto. “Altre problematiche riscontrate e che causano guasti alla rete idrica sono sicuramente le correnti vaganti causate dalla ferrovia e che creano danni alle tubazioni in ferro e anche le modifiche di pressione causate dall’inquinamento dei pozzi nord, che ha portato a una modifica della distribuzione dell’acqua non valutata a suo tempo al momento dell’accordo con l’azienda inquinante”.

Problemi a cui il Comune deve far fronte con emergenza in attesa di una soluzione definitiva. “In ogni caso – chiude infatti il sindaco – il programma di verifica e controllo della rete gestito dall’ufficio tecnico ci consente sempre di intervenire entro 24 ore dall’accertamento del guasto, creando meno disagi possibili ai cittadini. Entro qualche mese dovrebbe comunque diventare operativa, dopo 20 anni, la gestione provinciale delle acque, che permetterà interventi strutturali oggi impossibili, visto il blocco degli investimenti pubblici”.