COMO – Sono rassicuranti i dati riguardo l’andamento della pandemia nell’area delle province di Como e Varese, registrati dall’Ats Insubria. Secondo quanto riferito dal Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso, infatti, migliora sensibilmente la situazione dei nuovi contagi che da 868 della settima dal 21 al 27 maggio, si è passati a 375 nella settimana dal 4 al 10 giugno.
Nella settimana tra il 28 maggio e il 3 giugno, sono stati effettuati più tamponi rispetto al periodo di rilevazione precedente, in particolare nel territorio comasco sono stati effettuati 11.195 tamponi, di cui positivi 470, l’età media dei contagiati è leggermente aumentata. Il valore Rdt resta comunque tranquillizzante.
Buoni risultati sono stati ottenuti anche dalla campagna di test salivari condotta nelle scuole di Varese e Como, che ha dato tutti esiti negativi, come si auspicava. Il test di fattibilità condotto è stato basato su due test salivari rilevati sugli stessi alunni e le stesse classi, per le scuole di Varese, mentre per quelle di Como si è scelto di effettuare i testi su classi diverse per avere una copertura più ampia.
Risultati soddisfacenti arrivano dalla campagna vaccinale, soprattutto da quanto emerge dal confronto tra i dati della Regione Lombardia e l’area di competenza dell’Ats Insubria. Secondo i dati rilevati il 7 giugno, le vaccinazioni nell’area di Como Varese, evidenziano il 90% delle somministrazioni nella fascia d’eta tra i 70 e 79 anni, il 58% nella fascia tra i 16 e i 29 anni e un aumento continuo di prenotazioni nella fascia tra i 12 e i 16 anni. Resta al 61, 8 % nella generazione tra i 30 e i 39.
Poco soddisfacente invece è risultata la campagna di vaccinazione con vaccino Astrazeneca degli over 60 dei piccoli comuni di Gallarate, Menaggio e Rancio, promossa dall’Ats Insubria in collaborazione con i sindaci. Nei prossimi fine settimana si continuerà a Rancio e si aggiungerà l’Hub di Lario Fiere.
“C’è molta diffidenza riguardo il vaccino Astrazeneca” commentano dall’Ats Insubria “sebbene non siano stati riscontrati problemi sugli over 60 e venga comunque proposto a quella fascia d’età in qualsiasi Hub vaccinale. E’ importante che le persone siano consapevoli dei rischi che corrono contraendo il coronavirus”.
Se, quindi, si conferma Astrazeneca sicuro per gli over 60, dall’Ats Insubria incoraggiano la generazione tra i 50 e i 59 anni alla scelta di Janssen che assicura la copertura con una sola dose. Il che aiuterebbe molto a smaltire prima l’agenda delle prenotazioni delle seconde dosi.
A questo proposito, l’Ats insubria ricorda anche che chi si prenoterà dal 28 giugno con Pfizer avrà il richiamo al 21esimo giorno e al 28esimo per chi avrà ricevuto il vaccino Moderna.
L’andamento della campagna vaccinale in Lombardia comincia a mostrare i risultati sempre più visibili, come si evince dalla mappa che mostra lo stato dei vaccinati per provincia e che si aggira tra il 50 e il 70%.
Altri progetti riguardano le vaccinazioni in azienda, per le quali si sta lavorando in sinergia con la Camera di Commercio ad un progetto che a breve sarà sottoposto all’Unità di crisi regionale per l’approvazione, e la vaccinazione ai senzatetto, per i quali è stato condotto un censimento dell’Anci, che da parte dell’area comasca non è stato ancora comunicato. Sembrerebbe, però, che le associazioni del territorio abbiano provveduto a vaccinare i clochards.
In vista della stagione estiva sono attenzionati anche i Centri estivi, che hanno l’obbligo di seguire un determinato protocollo di sicurezza e di nominare un operatore specifico per le procedure anticovid. Resta a disposizione dei centri estivi anche il numero verde dell’Ats Insubria a cui rivolgersi in caso di necessità.
Per la promozione della salute, è stato realizzato un seminario on line con tutorial per la tutela della salute che sarà di aiuto ai gestori dei centri estivi e soprattutto ai ragazzi.
