PONTE LAMBRO – Doveva essere una giornata di lavoro in famiglia e invece il trasloco si è trasformato in un vero e proprio incubo per una donna.
Delle percosse subite, Daniela Caccavari, 41 anni, porta ancora dei brutti lividi sulle braccia e sul petto e negli occhi ha ancora la paura di ciò che le è successo nel primo pomeriggio di sabato 28 settembre.
La donna era intenta con famigliari e amici a effettuare il trasloco. “Volevo andarmene da quella casa, c’era troppa umidità – ha raccontato la donna, che ora vive a Lambrugo – Dovevamo lasciarla entro il primo di ottobre, noi stavamo portando via tutte le nostre cose addirittura prima del termine. Evidentemente davamo fastidio”.
I dissapori venutisi a creare tra proprietari e affittuari in un anno di convivenza nella palazzina, pare che siano sfociati in pesanti insulti nei confronti della donna e nelle percosse.
“Abbiamo visto che il padrone di casa ci osservava, poi sono arrivati altri due individui. E’ stato uno di loro a mettermi le mani addosso. Non ricordo esattamente le loro parole, erano offensive. Sono stata colpita e sono caduta a terra, svenuta. Quando sono rinvenuta ero già sull’ambulanza, diretta al Pronto soccorso”.
Le discussioni con i proprietari dell’appartamento dove la donna, insieme al marito e alla figlia, ha abitato da giugno 2012 si trascinavano da mesi.
“Noi ci eravamo trasferiti a Ponte Lambro in questa casa dove, ci era stato assicurato, non c’era l’umidità. Quando ci siamo accorti che pioveva nelle camere da letto abbiamo chiesto spiegazioni e interventi: mai fatti. Così abbiamo interpellato l’Asl nel febbraio 2013 e l’appartamento è stato dichiarato inabitabile. Ci siamo rivolti a un legale e nel frattempo sono successi altri episodi. Infine abbiamo deciso di andarcene”.
Sabato 28 settembre però dopo una discussione verbale un uomo ha messo le mani al collo alla signora, per poi colpirla fino a farla cadere a terra.
A Ponte Lambro sono giunti anche i Carabinieri di Erba, ma all’arrivo dei militari il soggetto era fuggito in auto insieme a un altro uomo.
“E’ stato terribile, non mi era mai capitata una cosa del genere. Adesso proseguiremo per vie legali, sarà l’avvocato a presentare tutta la documentazione. Ora sto meglio, ma ho paura che possa ricapitare o che qualcun altro abbia a che fare con questi soggetti”.
La donna se l’è cavata con 10 giorni di prognosi ma il ricordo e la paura dell’aggressione subita rimarrà di certo indelebile.
