Erba

Erba. Torna il mercato non alimentare, “Situazione difficile, ma ripartiamo”

Miryam Colombo 21 Maggio 2020

Attualità, Erba

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ERBA – Un altro timido passo verso la normalità è stato compiuto a Erba: oggi, dopo quasi tre mesi, sono tornate le bancarelle del mercato non alimentare del giovedì, anche se in “formazione ridotta”. Diversi gli erbesi che si sono aggirati tra i banchi, ma tante restano le preoccupazioni degli ambulanti per una situazione che stenta a migliorare.

Disposte lungo via Turati dall’incrocio con via Volta fino all’angolo di via San Rocco, le bancarelle di abbigliamento, merceria, intimo e fiori sono tornate ad occupare gli stalli rimasti a lungo vuoti. Sui banchi, la merce in esposizione da toccare con i guanti e dopo essersi disinfettati le mani attingendo ai distributori di disinfettante di cui si sono dotati i commercianti.

Uno dei distributori di igienizzante di una bancarella

 

Come previsto dall’ordinanza emessa dal sindaco Veronica Airoldi, gli ambulanti presenti oggi, 21 maggio, torneranno ad Erba tra due settimane perché il prossimo giovedì sarà il turno dell’altro gruppo di bancarelle rimasto oggi a casa. I venditori sono stati, infatti, suddivisi in due turni in modo da contingentare gli accessi e garantire il distanziamento tra le persone e i banchi.

Una soluzione che, per quanto accettata, non ha mancato di far torcere il naso a qualcuno: “È un peccato che sia stata fatta questa scelta di suddividerci in due turni – ha commentato un ambulante -. Questo per noi è il terzo giorno di lavoro e nelle città dove siamo stati in precedenza il mercato è stato riaperto completamente, senza limitazioni di numero. Tra l’altro, ho avuto l’impressione che i cittadini non siano stati sufficientemente informati della ripresa del mercato non alimentare: molti mi hanno detto di essere passati di qui per caso e di aver visto le bancarelle”.

“Non sappiamo ancora per quanto tempo dovremo mantenere questa soluzione considerato poi che a breve inizieranno anche i lavori alla parte rialzata della piazza – ha aggiunto un altro -. Speriamo solo non ci spostino in una zona decentrata perché sarebbe un vero disastro: Erba rimane ancora una buon punto di vendita proprio perché il mercato è nel centro della città. Se ci spostassero, sarebbe un duro colpo: se già oggi l’afflusso di clienti non è stato tantissimo, non oso immaginare cosa succederebbe se ci portassero fuori”.

Ed è stata proprio la ridotta frequentazione degli erbesi ad aggiungere altre preoccupazioni: “La gente è ancora timorosa – ha commentato un ambulante – e oggi abbiamo visto molte meno persone rispetto al solito. Certo, era giusto riaprire perché le persone e noi stessi abbiamo bisogno di riprendere, ma non è la stessa cosa”.

Un’impressione condivisa anche da qualche passante che non ha potuto non rilevare come “sia triste vedere il mercato così: si tratta di misure necessarie e da rispettare, ma è triste vedere meno bancarelle e poche persone”.

Nonostante, però, la difficile situazione, non si manca di guardare al futuro con speranza: “C’era bisogno di ripartire e ora andiamo avanti – ha commentato un ambulante -. Tante sono le preoccupazioni e le difficoltà, ma speriamo che la situazione migliori presto per poter ritornare a lavorare come sempre”.

Abbandonato il termometro all’ingresso dell’area, a vigilare sul rispetto delle misure anti-contagio sono rimasti gli agenti della Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile che per tutta la mattinata hanno presidiato i punti di accesso e controllato lo svolgersi del mercato. I cittadini si sarebbero, però, mostrati piuttosto rispettosi delle regole anche nei punti in cui il distanziamento interpersonale sembrerebbe più difficile da mantenere.

La parte rialzata delle piazza libera dalle bancarelle

 

Le bancarelle del mercato alimentare sono rimaste, invece, tutte lungo via pedonale mantenendo la disposizione sperimentata la scorsa settimana, mentre la parte rialzata della piazza è stata lasciata completamente vuota in vista anche dei lavori di restauro a cui verranno prossimamente sottoposti i portici.