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Scossa al Consiglio comunale. Mozione di sfiducia al sindaco Aceti

Miryam Colombo 28 Giugno 2023

Asso, Politica

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Il sindaco Tiziano Aceti

ASSO – Scossa al Consiglio comunale assese. Sei consiglieri, di cui due di maggioranza, hanno sottoscritto e presentato una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Tiziano Aceti.

A firmare il documento sono stati quattro consiglieri del gruppo di minoranza “Insieme per Asso”, Roberto Melchiorre, Maria Pia Bonanomi, Maria Cristina Paredi e Silvano Conti. Insieme a loro si sono schierati anche due consiglieri di maggioranza, Sonia Castelnuovo e Antonella Mazza.

La posizione dei firmatari

“Considerato quello che è successo in questi mesi e le decisioni prese da alcuni componenti della maggioranza, riteniamo che Asso abbia bisogno di una maggioranza solida – ha commentato il capogruppo Melchiorre -. Per il bene del paese ognuno deve assumersi delle responsabilità. Dopo il Consiglio in cui si è discusso del bando lumen, dopo aver sentito quello che alcuni membri hanno detto definendo il sindaco “antidemocratico”, “persona che decide senza l’accordo degli altri”, ci aspettavamo un atto di responsabilità. Non essendo arrivato abbiamo preferito agire e presentare questa mozione”.

Insieme per Asso
Il gruppo di minoranza ‘Insieme per Asso’

Tra le motivazioni che hanno, infatti, spinto i firmatari ci sono alcune questioni “calde”, già al centro del dibattito politico assese negli ultimi mesi. Innanzitutto, la proposta di recesso dalla convenzione con la Comunità Montana per il bando relativo all’illuminazione pubblica. Su questo punto, quattro consiglieri di maggioranza (oltre all’opposizione) avevano votato contro alla delibera (QUI l’articolo). “Il primo cittadino ha dimostrato di preferire agire in autonomia anche rispetto alla Giunta e ai suoi consiglieri e non solo rispetto alla minoranza”, si legge sulla mozione.

Altro punto di disaccordo è il progetto di rifacimento della strada che collega la frazione di Scarenna alla Sp40. “Regione Lombardia ha messo a disposizione del territorio fondi a fronte di un preciso progetto – continua il documento -. Ragion per cui tutto era già pronto per realizzare il nuovo tracciato, ma li Sindaco ha deciso di spendere i soldi degli assesi per fare uno studio che, di fatto, si è rivelato inutile ed ha solo fatto perdere tempo”. Come sottolineato dai consiglieri, questo temporeggiamento potrebbe comportare il rischio di spostamento dei fondi su altre opere. “Senza un atto di responsabilità questa amministrazione passerà alla storia per quella che ha perso un milione di euro ed ha provocato danni agli assesi”, il commento.

Ora il Consiglio comunale ha tempo dal 6 al 26 luglio (30 giorni dopo la data di presentazione) per discutere l’atto.

“Perché la mozione di sfiducia abbia validità bastano i 2/5 del Consiglio, perché valga a tutti gli effetti sono sufficienti 7 firme – ha considerato Melchiorre -. Ritengo che le possibilità a questo punto siano due. O si vota a favore della mozione perché se ne condivide il contenuto o, a partire da essa, si prende posizione rispetto a una maggioranza che non è più solida. Un consigliere comunale, che anche non fosse d’accordo con il documento stesso, potrebbe decidere di prendere le distanze riconoscendo il fatto che manca la solidità nella maggioranza. È un punto di responsabilità”.

“Abbiamo atteso invano che il sindaco prendesse consapevolezza della situazione di stallo del consiglio comunale e nell’interesse degli assesi, come atto dovuto, rassegnasse le dimissioni – chiosa la mozione -. Riteniamo fondamentale dare a questo Comune una guida autorevole e conforme ad una larga maggioranza. Le decisioni da prendere, ancora di più in una situazione come quella attuale, sono tante e urgenti. Ci riteniamo responsabili di fronte alle persone che ci hanno votato. Queste chiedono di avere un’Amministrazione che si occupi di risolvere i loro problemi quotidiani e che dia la direzione per tornare a costruire il futuro di Asso”.

La replica del sindaco

“La mozione è basata su due punti su cui l’Amministrazione ha lavorato con impegno e dedizione per sviluppare un ottimo risultato”, ha replicato in prima battuta Aceti.

Il primo cittadino ha quindi chiarito la sua posizione. “Per quanto riguarda l’illuminazione, – ha sottolineato – abbiamo portato in Consiglio la proposta di uscire dalla convenzione con Comunità Montana per accedere al Consip. Ogni comune dovrebbe aderire a questa soluzione, a meno che non si trovi un progetto con costi, tempistiche e qualità superiori. Quando l’Ufficio tecnico ha chiesto un preventivo a Consip ci siamo resi conto che la differenza di costi superava il milione di euro e che, soprattutto, per tempistica, immediatezza e durata questa soluzione sarebbe stata migliore. Abbiamo quindi ritenuto di lavorare in favore dell’Amministrazione e dei cittadini, con un risparmio sulla spesa corrente”.

Sulla strada di Scarenna, invece, Aceti ha voluto ribadire che “il contributo è ancora in essere e non c’è alcun problema”. Il primo cittadino ha infatti sottolineato che, in accordo con Comunità Montana, si è deciso di valutare una soluzione alternativa rispetto a quella esistente. È stato quindi redatto un nuovo studio di fattibilità che, secondo quanto ripotato dal sindaco, avrebbe messo d’accordo le diverse parti.

“Siamo rimasti a disposizione per completare questo intervento – ha chiosato -. Siamo gli attori, ma la regia è nelle mani di Comunità Montana. Le tempistiche non sono strette e il progetto è ancora aperto. In questi due anni abbiamo avviato circa 50 opere e abbiamo fronteggiato la pandemia. Ritengo che questa Amministrazione stia lavorando bene su tutti i fronti”.