Erba

Erba. Profughi, la Lega chiede maggiore sicurezza in città

Lorenzo Colombo 29 Aprile 2016

Erba, Politica


ERBA – “Non è di nostra competenza”, questa la risposta diretta del vicesindaco Claudio Ghislanzoni, nonché assessore alla Sicurezza, all’interrogazione presentata giovedì sera in Consiglio comunale dai due consiglieri di minoranza della Lega Nord, Erica Rivolta (capogruppo) ed Eugenio Zoffili, in merito alla situazione dei profughi a Erba. 

erica_rivolta
Erica Rivolta, capogruppo in Consiglio Comunale della Lega Nord

“Il totale degli stranieri presenti nella città di Erba sono 1457, di cui 18 arrivano dalla Nigeria, 5 dalla Guinea e 3 dal Bangladesh. Di questi, 35 sono ospiti in via Manara – ha poi precisato il vicensindaco – Ma chi può dare risposta alla vostra domanda sono le cooperative che gestiscono, stretto contatto con lo Stato, i flussi dei migranti. Per quanto riguarda la Erba sono le cooperative Arcobaleno e Girasoli. Sono loro che gestiscono lo smistamento. C’è una  loro commissione che ne valuta la giurisdizione, e nel caso in cui venga impugnato l’esito negativo per la permanenza di un soggetto, tale soggetto può impugnare l’esito e occorrerà aspettarne  il ricorso per valutare la permanenza sul territorio oppure l’eventuale espulsione. E’ percorso esclusivamente gestito dallo Stato, i dati che abbiamo arrivano dalla Prefettura”.

Una risposta che non ha soddisfatto a pieno il consigliere Rivolta: “Il disappunto e la paura dei cittadini è tangibile. Mi arrivano costantemente segnalazioni di vicini di casa che urlano, come se fossero nella foresta, di comportamenti inappropriati. La gente ha paura insomma, e la maggior parte delle presenze arriva dalla Nigeria, paese in cui non c’è così tanta povertà. Abbiamo denunciato noi l’illegalità della moschea con la nostra interrogazione. Si ha come la netta sensazione che possano fare qualsiasi cosa. Non c’è rigidità e sicuramente poco controllo a mio avviso. Il tentato stupro di inizio aprile ne è un esempio, ma come quello ce ne sono altri. Insomma, bisognerebbe fare uno sforzo per aumentare i controlli e per farsi rispettare”.

Sul fronte sanzioni di competenza locale, il vicesindaco Ghislanzoni ha replicato: “La Polizia Locale sanziona chi infrange il codice della strada, e la maggioranza di chi purtroppo non assicura la propria autovettura e non paga le sanzioni è straniera. Per quanto riguarda il fronte richieste di carità in aree pubbliche, la Polizia Locale interviene in quei casi di insistenza e molestia, requisendo tutti i beni che il soggetto ha con sé al momento dell’infrazione. In ogni modo, come nel caso del tentato stupro, ci sono organi deputati a rispondere e a gestire questo tipo di violenze”.