L’iniziativa, già attiva dallo scorso luglio, è ancora aperta: occorrono 50 mila firme perché la proposta di legge possa essere depositata in Parlamento entro la fine dell’anno. Di seguito, cercheremo di spiegare in cosa consiste e come aderirvi.
L’atto iniziale risale al 14 giugno scorso quando una delegazione di sindaci ha depositato presso la Corte di Cassazione la proposta di legge, nata dal Comune di Firenze in collaborazione con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani, ndr). Obiettivo primario dell’iniziativa è appunto l’inserimento dell’educazione alla cittadinanza nei curricoli delle scuole italiane, secondo il motto “Partiamo dai banchi di scuola per formare ‘buoni cittadini'”.
Nello specifico, la legge proposta individua in tale insegnamento lo strumento utile per educare ad alcuni valori quali il bene comune, la partecipazione attiva alla vita sociale, la legalità e il rispetto reciproco e per migliorare alcuni comportamenti e stili di vita relativi alla tutela dell’ambiente, degli spazi comuni e alla lotta allo spreco alimentare.
Per raggiungere tali obiettivi i programmi di educazione civica nelle scuole si articoleranno sullo studio della Costituzione e del funzionamento delle istituzioni e dei sistemi di governo, sul recupero del valore della memoria e sull’affermazione di alcuni concetti e principi fondamentali come quelli di pace, fratellanza, libertà e uguaglianza. Accanto a tali tematiche, verranno introdotti alcuni elementi di educazione ambientale, digitale e alimentare.
Anche il Comune di Erba ha aderito a questa iniziativa: “La Giunta ha stabilito di aderire a questa proposta ritenendo che l’obiettivo sia estremamente condivisibile perché c’è sempre più bisogno di formare una coscienza civica – ha dichiarato il sindaco Veronica Airoldi – Purtroppo non c’è stata sufficiente informazione da parte dei cittadini, ma siamo disposti a valutare e a dar seguito ad altre iniziative che possano meglio contribuire alla diffusione di questa iniziativa”.
Dare il proprio contributo è semplice: è necessario recarsi presso il Municipio, all’ufficio elettorale o presso la segreteria, e chiedere di poter apporre la propria firma al modulo presentando un documento di identità.
Di seguito, la locandina dell’iniziativa.