Caslino d'Erba

Fondazione Gennari: grandi e piccoli riflettono su Expo 2015

Admin Altreforme 19 Settembre 2014

Caslino d'Erba, Cultura, Scuola

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CONCORSO POESIA CASLINO 2014 033 Premio Gennari

CASLINO D’ERBA – Mancano 225 giorni all’apertura il 1° maggio 2015 a Milano ma la Fondazione Gennari di Caslino d’Erba, oltre 60 anni investiti in iniziative socio-culturali, fa parlare di EXPO 2015 i giovani lombardi, in un concorso letterario e in una tavola rotonda, organizzati dalla Fondazione con il patronato della Presidenza della Regione Lombardia, il patrocinio del Touring Club Italiano, del Comitato Scientifico Expo 2015, della Provincia di Como e del Comune di Caslino d’Erba e delle altre Province Lombarde, e con la collaborazione delle Associazioni e del Comune di Caslino (vedi articolo di presentazione).

“Abbiamo lavorato con un forte anticipo sui tempi – spiega Benito Gennari, presidente della Fondazione – perché è importante che gli studenti abbiano una visione ampia e approfondita, anche grazie agli insegnanti, della più grande esposizione mondiale in calendario per la prossima edizione in Italia, a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015. Per arrivare preparati e motivati ad una visita e per una crescita culturale e una sana consapevolezza sociale”.

Così è stato, grazie al concorso letterario 2013/2014 – 51.a edizione di Composizione italiana in prosa e 17° Concorso in poesia – sul tema Expo 2015, che ha coinvolto tutti gli studenti di ogni ordine e grado della Regione Lombardia, e alla tavola rotonda che ha anticipato la cerimonia delle premiazioni, domenica scorsa, 14 settembre, al Forum Franciscanum di Caslino d’Erba, sede della fondazione.

Per il concorso letterario, la giuria, a giudizio insindacabile, ha selezionato per ogni provincia lombarda, per la prosa e per la poesia, i lavori meritevoli di premio, menzione, segnalazione. 4 i premiati per la prosa, 4 i menzionati, 3 i segnalati. Per la poesia, 2 premiati, 2 menzionati, 5 segnalati. Assegnato, poi, ai vincitori assoluti di ogni grado il 22° PREMIO LUIGI GENNARI consistente nella scultura in bronzo “il dono”, opera dello scultore non vedente Luigi Turati, offerto da Fondazione Gennari, e la medaglia istituzionale in bronzo, messa a disposizione dalla Presidenza della Regione Lombardia. Premio “speciale fuori concorso”, inoltre, d’ora in avanti ufficiale all’interno del concorso letterario, per 2 gruppi scolastici della scuola primaria che al testo hanno sapientemente abbinato disegni.

CONCORSO POESIA CASLINO 2014 046 Premio Gennari

Attualità, aneddoti, storia e informazioni – tutto o quasi su EXPO2015 – sono stati, invece, l’argomento vincente della tavola rotonda “Expo 2015: cibo, energia, pianeta, vita, per un progresso nel rispetto civile”, che si è svolta nell’anfiteatro del parco secolare del Forum Franciscanum (aperto tutti i giorni al pubblico) alla mattina.

Un parterre di relatori eccellenti per un botta e risposta tra giovani – e non solo – ed esponenti della cultura, dell’educazione, del mondo accademico, scrittori e sociologi sul più importante evento globale del prossimo anno. Sono intervenuti: Adriano Agnati in rappresentanza di Franco Iseppi, Presidente Touring Club Italiano, sul tema “Il Turismo nelle Esposizioni Universali”; Olivia Carone, architetto, docente universitaria, consulente per energia ed ecologia su “Sostenibilità ambientale e urbana, le buone pratiche per il benessere dell’uomo”; Claudia Sorlini, vicepresidente Touring Club Italiano, docente universitaria, presidente Comitato Scientifico Expo 2015 su “La cultura del cibo, le buone pratiche”; Giovanna Ferrante, scrittrice, Ambrogino d’oro Comune di Milano su “Le Esposizioni milanesi 1881 e 1906 Il Liberty e l’acciaio”; Marco Lombardi, direzione Touring Club Italiano “Giovani, educazione e scuola” su “Il Touring Club Italiano nelle scuole”; Alberto Longatti, critico letterario, saggista, giornalista su “Che cosa davvero ci aspettiamo dall’Expo?”; Romano Franco Tagliati, scrittore, giornalista su “Dalla parte degli studenti!”. Moderatore Achille Mojoli, già assessore della Provincia di Como.

CONCORSO POESIA CASLINO 2014 018 Premio Gennari

Entusiasmante la capacità di intervento al dibattito da parte dei più piccoli, a partire dal secondo anno della scuola primaria.

“L’argomento, è ovvio, è ovunque all’ordine del giorno. Expo coma cassa di risonanza di tutto il nostro Paese, nel positivo e nel negativo. Ed Expo come reale opportunità di “incomparabile” vetrina turistica – ha sottolineato in apertura dei lavori Mojoli – L’Italia è passata dal 1° al 5° posto come flusso turistico. Dovremmo pensare in un ottica diversa: “più viaggiatori e meno turisti”. L’occhio del viaggiatore sa leggere meglio di quello del turista. Sapremmo così offrire a chi viene in visita spunti anche diversi da quelli canonici. Il nostro è un popolo di grande patrimonio culturale: dovremmo solo volerlo dimostrare, con più competenza, con più consapevolezza. C’è chi ha meno di noi e lo valorizza di più”.

“Ludwig Feuerbach, filosofo dell’Ottocento, ebbe a scrivere “L’uomo è ciò che mangia”. Frase dai significati diversi; tutti, in fondo, riconducono al fatto che, comunque la si veda, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella vita delle persone, delle società e dei paesi. Mangiare cibo sano in quantità sufficiente e di qualità buona dovrebbe essere un diritto per tutti, così come dovrebbe essere un dovere sapersi alimentare correttamente e senza esagerazione – ha sottolineato la Sorlini – Far crescere la cultura del cibo significa anzitutto imparare ad apprezzare l’agricoltura che lo produce, conoscere l’importanza delle condizioni ambientali in cui avvengono produzione, trasformazione e conservazione e apprezzare i valori incorporati in un cibo, che sono sempre il frutto di migliaia di anni di storia contadina, di sperimentazione, di inventività (soprattutto delle donne), di scienza e di tecnologia. Significa imparare a non sprecarlo (se ne spreca il 30% di quello prodotto) e a nutrirsi in modo corretto. Per l’Italia, riconosciuta dall’Unesco come una delle patrie della dieta Mediterranea, dovrebbe essere relativamente facile. Basta non abbandonare le abitudini alimentari tradizionali, accettando i miglioramenti apportati dalla scienza e respingere modelli di alimentazione che rispondono ad altre logiche. La dieta mediterranea rappresenta anche uno stile di vita, all’interno del quale uno spazio importante è occupato dall’uso di mangiare insieme, del convivio, cui va aggiunta anche la necessità di praticare movimento in quantità e modalità adatte a ciascuna età”.

Agnati, storico numero 1 del Touring Club Italiano, ha posto l’accento su un EXPO 2015 come ritorno alla reale origine del turismo. “Ragazzi, non solo tablet, smart, internet…, ma contatto diretto con il territorio, con l’ambiente, che è il nostro. Contatto e tutela. Proprio come il Touring Club, portatore del principio “turismo=conoscenza”. Vedere, toccare, assaggiare, sentire… Si soddisfano i cinque sensi, per una vera completezza di “informazioni”. E bisogna insistere in tal senso. Occorre anche studiare le altre lingue, per capire, comunicare, condividere. L’Italia è il territorio più ricco di identità plurime, soprattutto storicamente… Insomma, non dobbiamo dimenticarci che il territorio è nostro e che noi siamo il territorio”.

“Il tema della sostenibilità sta acquisendo sempre più consistenza e profondità man mano si rende evidente la sua ampiezza e l’impatto sull’ambiente, ossia sulla qualità della vita delle persone… Su 100 parti di gas climalteranti, 77 sono rappresentati da CO2 – così la Carone – Attraverso Expo abbiamo la possibilità di dare un impulso allo sviluppo della comprensione individuale, proporzionalmente dai più piccoli ai grandi, non solo sul tema della nutrizione attraverso il cibo, ma anche nei confronti del necessario e ineludibile riallineamento delle necessità umane nei confronti delle effettive capacità di sostentamento della Terra, come ci segnalano anche le recenti iniziative del World Economic Forum orientate verso una nuova Circular Economy, un’economia più rispettosa dei cicli naturali e che sappia ridurre, senza privare, il proprio impatto globale sulla vita del pianeta”.

Premio Gennari Caslino 2014

Per Lombardi “l’importanza assunta dalla “Presenza sul Territorio” nella strategia del Touring Club Italiano è determinante anche nel percorso di sviluppo socio-culturale dei giovani. Tra i vari progetti con connotazione territoriale: Bandiera Arancione,  Penisola del Tesoro, Club del Territorio aperti per voi e non ultimo, Classe Turistica rivolto alle Scuole Secondarie Superiori. È utile che i giovani viaggiatori conoscano in anticipo i luoghi da andare a vistare, che si documentino prima per poi riuscire a cogliere meglio, de visu, le peculiarità dei vari passaggi del viaggio. In sintesi, occorre appropriarsi o riappropriarsi del territorio. Il Touring inoltre lavora per un Italia georeferenziata “a livello bambino”, perché la consapevolezza dell’apprendimento è basilare”.

“Milano, 5 maggio 1881: si spalancano i cancelli dei Giardini Pubblici per la solenne inaugurazione della Esposizione Nazionale, alla presenza di Re Umberto e della Regina Margherita. Il più grande spettacolo della nuova epoca all’insegna del “Progresso”, rivela agli italiani la nascita dell’età industrializzata. Il Teatro alla Scala affianca l’evento dedicando all’Esposizione il “Ballo Excelsior”. La Mostra rimarrà aperta sino al 1° novembre, affollata da 70mila ditte espositrici e 1 milione di visitatori, sei mesi di memorabile successo “in mezzo a boschetti d’annose piante, viali spaziosi, aiuole fiorite” come recita il Manifesto pubblicitario”. La Ferrante illustra così l’amore della metropoli lombarda per le esposizioni. “Passano gli anni, più di due decenni. Dal 28 aprile al 3 maggio 1906, sei giorni di inaugurazione per la nuova Esposizione. Tema ispiratore “Il Trasporto”, con riferimento all’apertura al traffico ferroviario della Galleria del Sempione. Milano ha voluto che l’Esposizione fosse Internazionale, caratterizzata dalla realizzazione di edifici-padiglioni nella nuovissima fisionomia dello stile Liberty che si coniuga con l’acciaio nei due settori dell’area espositiva: Parco Sempione-Arena e piazza Buonarroti. Arriveranno i Sovrani, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena. Verranno accolti 5 milioni di visitatori, fra cui Nicola zar di tutte le Russie, parteciperanno 35mila espositori, fra i quali le Acciaierie Krupp, le Arti Decorative Ungheresi, gli industriali italiani saranno presenti con tutte le novità da proporre ai mercati nazionali ed esteri. L’Esposizione si concluderà l’11 novembre con le parole entusiastiche del Sindaco-industriale Ettore Ponti “Il successo ha superato tutte le aspettative”.

“Che cosa ci attendiamo davvero dall’Expo? Le aspettative crescono. Con il passare dei mesi, la consapevolezza del valore della manifestazione si sta diffondendo, indirizzando l’attenzione su linee non sempre convergenti, disposte su due piani: uno rivolto verso il mondo, l’altro verso i bisogni attuali del nostro Paese. Così è duplice anche la dimensione, l’importanza di questi aspetti complementari. Se infatti, soddisfacendo il tema di fondo della manifestazione, ci si interrogherà nei padiglioni internazionali sulle risorse alimentari atte a placare la fame nel mondo, la macchina organizzatrice diffusa nel territorio punta a valorizzare le risorse locali (paesaggistiche, culturali, artistiche) in una sorta di vetrina turistica, potenziando le attrezzature ricettive, di accoglienza e di svago, che evidenzia soprattutto il patrimonio culturale – ha evidenziato a sua volta Longatti – Così l’Expo diventerebbe un evento durevole, in grado di ridare prestigio e funzionalità ad un Paese che vorrebbe rilanciare la meta del Grand Tour riguadagnando le prerogative che lo resero celebre come “giardino d’Europa”. E’ questo che nella coscienza collettiva pensiamo sia il più accattivante obiettivo dell’Expo? O possiamo pensare anche a un Expo come un ritorno alla terra? Il turismo siamo noi, la cultura siamo noi”.

Per Tagliati, il cui intervento era incentrato sugli elaborati degli studenti “nessuno dei ragazzi, ai quali è stata posta la domanda del concorso letterario indetto da Fondazione Gennari (e forse solo pochissimi dei loro padri), ha mai avuto occasione di visitare un’esposizione internazionale come quella che si prepara ad allestire Milano nel 2015. Perciò, più o meno consciamente, abbiamo chiesto agli studenti di fare uno sforzo di fantasia. Di immaginare cioè, sulla base delle notizie raccolte dalla stampa, dagli insegnanti, dal web, di immaginare come si potrà svolgere un avvenimento che, dopo precedenti illustri come quelli rimasti famosi di Parigi o di Londra, si appresta ora ad accogliere 20 milioni di visitatori e il contributo di molti paesi di tutto il mondo. Un esercizio non facile e certamente poco adatto ad essere tradotto persino in poesia. D’altro canto, cosa mai sarebbe un concorso letterario per ragazzi, se non si ponesse il traguardo di sollecitare la loro fantasia, di tentare di coinvolgerli emotivamente in un avvenimento così attuale e legato al proprio paese, se non avesse lo scopo di tentare di coinvolgerli fino ad immaginare e perfino a suggerire modelli, percorsi e soluzioni partoriti dalla loro creatività? Hanno dimostrato di saper essere italiani”.