ERBA – “Questo è il nostro gioiello. Dateci la possibilità di continuare a lavorare per la salute”. Con queste parole fra Massimo Villa, padre provinciale dell’ordine di San Giovanni di Dio, ha accolto con piacere la visita dell’assessore regionale alla Sanità, Mario Mantovani, e del sottosegretario all’Attuazione del programma di Regione Lombardia, Alessandro Fermi, presso l’ospedale Fatebenefratelli di Erba.
Una vista molto attesa, ma soprattutto dalla quale ci si attende molto. La riforma della sanità è alle porte e il timore che anche il nosocomio erbese possa essere toccato dalle novità preoccupa tanto i dirigenti quanto tutti i dipendenti. “La scelta di essere entrati nel Sistema sanitario nazionale a volte ci procura un po’ di timore – non ha nascosto fra Massimo – Noi chiediamo solo ci venga data la possibilità di continuare a lavorare nel migliore dei modi, seguendo i malati come ci ha insegnato San Giovanni di Dio, con il cuore di Gesù. Offriamo qualcosa in più ai pazienti, non solo cure professionali, ma anche un’attenzione alla persona per non perdere mai la dignità di ognuno”.
“Sono rimasti solo due gli ospedali della Regione che rientrano tra gli ex classificati e entrambi sono in provincia di Como: il Fatebenefratelli e il Valduce – ha sottolineato Alessandro Fermi, il cui padre ha lavorato per anni proprio nella struttura di Erba come radiologo – Ho fortemente voluto che l’assessore Mantovani potesse vedere con i propri occhi questa realtà per prendere personalmente coscienza di come alcune strutture siano fondamentali per il territorio“.
Ad accogliere l’assessore un’aula magna gremita di camici bianchi e verdi, con primari, medici e infermieri in attesa di qualche rassicurazione in più circa il proprio futuro. In prima fila il padre priore dell’ospedale, fra Guido Zorzi.
“Quando ho stretto la mano al sindaco, mi ha subito accolto con la frase: ‘Ecco il nostro gioiello’ – ha esordito Mantovani – Ci troviamo ad affrontare un momento difficile. I tagli dello Stato al Servizio sanitario nazionale ammontano a 350 milioni di euro. Noi però affrontiamo con coraggio queste difficoltà. Quando ho avuto modo di incontrare il Ministro ho fatto presente che se si deve tagliare, si devono tagliare gli sprechi e non andare a toccare dove i bilanci sono in ordine da più di dieci anni. Siamo orgogliosi della nostra salute e la buona sanità si costruisce con buoni medici e buoni infermieri. Non può essere un caso che nello scorso anno 14 mila europei si siano fatti curare in Lombardia“.
Attraverso una visita al nuovo blocco operatorio, in parte realizzato proprio con un contributo regionale, l’assessore ha potuto toccare con mano come siano stati investiti quei finanziamenti. “Sono felice che la Regione ci abbia fatto visita – ha concluso il direttore amministrativo, Nicola Antonicelli – Non posso che rivolgere un augurio all’assessore, che pensi davvero all’ospedale di Erba”.