Ebola, per la Baldini “A rischio gli studenti Erasmus lombardi”

Admin Altreforme 8 Ottobre 2014

Sanità

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DOTTORE-e1342515016249MILANO – “Come volevasi dimostrare l’Ebola è arrivata in Europa: il virus esiste, nessuno deve allarmare, ma non si può continuare a nutrirsi di informazione sanitaria sempre più confusa e diffusa da chi non conosce la materia e forse non sa neanche la differenza tra un virus e un batterio”. Lo sostiene la consigliera regionale del Gruppo Misto Maria Teresa Baldini.

“La Spagna è il primo Paese del nostro continente dove si è presentato il virus, ma nessuno ha pensato ai forti scambi che l’Italia ha con quella terra dove ci sono tanti nostri connazionali – spiega la Baldini – Tanti italiani si trovano in Spagna: 8 mila quelli che studiano là nell’ambito del programma Erasmus all’interno del quale 4 istituti iberici occupano i primi 4 posti delle mete più ambite (le università di Granada, Valencia e Madrid e il Politecnico di Valencia), tra i primi 10 sono ben 8 quelli spagnoli”.

Quattro milioni circa sono gli italiani che vanno in Spagna per motivi turistici ogni anno – prosegue la consigliera – è chiaro che si dovrebbero intensificare i controlli: sino ad ora Ebola era confinata a medici, missionari e infermieri che sono i veri eroi di questa vicenda, ma ora il rischio è più tangibile anche per una persona normale come può essere appunto uno studente universitario. La Lombardia, come dice il Rapporto italiani nel mondo della Fondazione CEI Migrantes, è la regione italiana da dove partono più giovani per andare all’estero”.

Adesso è il momento di contrastare Ebola, visto che non è stato possibile prevenirla – chiude la consigliera – troppe volte è stato detto che non c’è pericolo e se il virus arriva in Italia cosa risponderà chi si è preso la responsabilità, non conoscendo profondamente la sanità, di far passare questo messaggio?”.