Como

Covid, a San Fermo e Cantù ‘pressione critica’ in Pronto Soccorso

Caterina Franci 2 Marzo 2021

Como, Sanità

COMO – Il territorio lariano è caratterizzato da una estrema instabilità epidemiologica e i Pronto Soccorso di San Fermo e di Cantù registrano una pressione critica di pazienti Covid. I due temi sono stati al centro, ieri, lunedì 1° marzo, della riunione tra l’Unità di crisi, il gruppo di Coordinamento Covid e la direzione di Asst Lariana.

“Siamo nella necessità di riconvertire ulteriori posti letto da destinare ai pazienti Covid – osserva il direttore generale Fabio Banfi – Nel fine settimana i Pronto Soccorso di San Fermo e di Cantù hanno registrato un significativo incremento di accessi per sintomatologia riconducibile al Covid. Alle 14 di oggi avevamo 23 pazienti in attesa di ricovero al Sant’Anna e 4 in attesa dell’esito del tampone, 12 pazienti in attesa di ricovero a Cantù e 7 in attesa dell’esito del tampone, molti dei quali con necessità di assistenza respiratoria. Dobbiamo quindi incrementare la quota di posti letto destinati a questa tipologia di pazienti. Considerata la situazione chiedo di evitare accessi impropri al Pronto Soccorso”.

Sul fronte della riorganizzazione ospedaliera, a Cantù sarà necessario predisporre fino a un massimo di 49 posti letto per i pazienti Covid e riaprire 4 posti letto dedicati nella Terapia Intensiva; a San Fermo oltre alla riapertura di almeno 25 posti letto nella degenza “Chirurgia 2”, bisogna tendenzialmente incrementare a 20 i posti letto in Terapia Intensiva (ora sono 15); per quanto riguarda l’attività ordinaria sia chirurgica sia internistica, sarà necessaria una rimodulazione dell’offerta garantendo in prima istanza emergenze, urgenze e attenzione a pazienti cronici, oncologici e fragili.

“A differenza dei mesi scorsi – prosegue il direttore – questa nuova ondata ci vede con un consistente numero di pazienti ancora ricoverati e questo limita la nostra possibilità di riorganizzazione. Ci aspettiamo settimane difficili e probabilmente dovremo valutare la contrazione delle attività ambulatoriali. Proseguiamo tuttavia con consapevolezza e determinazione l’attività vaccinale, che verrà ulteriormente implementata con l’avvio delle somministrazioni alle forze dell’ordine e al personale scolastico, perché la riteniamo una essenziale opzione strategica contro future recrudescenze del virus”.

Sul fronte della campagna vaccinale over 80, lunedì l’Asst Lariana ha diramato una nota relativamente ai disguidi che si sono verificati nella convocazione degli ultra 80enni da vaccinare. La riportiamo di seguito:

“Nella giornata odierna si sono verificati numerosi disguidi rispetto alle convocazioni delle persone ultra 80enni da vaccinare. A fronte di una programmazione comunicata agli enti competenti di 490 vaccinazioni eseguibili oggi al Sant’Anna si sono presentate 262 persone e a fronte delle 280 in via Napoleona si sono presentate 174 persone. Molte delle persone vaccinate questa mattina hanno poi ricevuto nel pomeriggio un messaggio di convocazione per la giornata di domani, di tutta evidenza sbagliato visto che la vaccinazione era già stata effettuata oggi. Nessuna dose di vaccino è andata sprecata perché la catena del freddo non è mai stata interrotta e le diluizioni del vaccino sono state predisposte solo a fronte dell’arrivo delle persone (di sei in sei, tante quante sono le dosi che si possono estrarre da ogni fiala di vaccino Pfizer-BionTech). Asst Lariana, pur scusandosi del disguido verificatosi, non è responsabile di quanto accaduto in quanto le prenotazioni non vengono gestite internamente“.