Albese con Cassano, Bosisio Parini

Bambini ansiosi possono diventare adolescenti depressi

Admin Altreforme 18 Gennaio 2014

Albese con Cassano, Bosisio Parini, Sanità

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dottoreALBESE CON CASSANO – Essere geneticamente ansiosi predispone alla depressione in adolescenza, soprattutto se l’ambiente familiare è particolarmente stressante. Questo è il risultato dello studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Scientifico Medea – La Nostra Famiglia di Bosisio Parini in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano e guidati dalla dottoressa Maria Nobile.

L’equipe ha studiato, per la prima volta in Italia, il rapporto tra ambiente familiare stressante e adolescenza, concentrandosi sul ruolo delle varianti genetiche che controllano il trasportatore della serotonina.

Il lavoro, pubblicato sulla rivista internazionale Epidemiology and Psychiatric Sciences (M. Nobile, A. Greco, G. Perna, P. Colombo, V. Bianchi, M. Bellina, R. Giorda, D. Monzani, O. Carlet, E. Griez and M. Molteni. Effect of the serotonin transporter gene and of environment on the continuity of anxiety and depression traits throughout adolescence. Epidemiology and Psychiatric Sciences) e parte del “Programma Nazionale di Ricerca Strategica in Età Evolutiva” guidato dal Medea, ha coinvolto 300 ragazzi che sono stati seguiti per un periodo di 5 anni. Dopo il periodo di valutazione è stato dimostrato che fanciulli ansiosi con un assetto genetico sfavorevole sul funzionamento del sistema della serotonina sviluppano più facilmente una depressione clinica in adolescenza se vivono situazioni familiari stressanti.

“Una minore funzionalità del sistema della serotonina predispone a una maggiore stabilità di tratti di personalità ansiosi – evidenzia la responsabile del team di ricerca Maria Nobile – Ebbene, i fanciulli (12/14 anni) con tratti di ansia elevati ed esposti a situazioni familiari particolarmente stressanti, durante l’adolescenza, possono sviluppare una depressione. Invece, le stesse situazioni familiari difficili, quando si presentano durante l’adolescenza (16/18 anni), non sono più vissute come fattori stressanti e quindi non si associano alla comparsa di depressione. Al contrario, a questa età inizia ad avere molta più importanza il contesto socio-economico ambientale e di conseguenza l’ambiente scolastico, di quartiere e delle amicizie che gli adolescenti si trovano a frequentare”.

Tra gli autori dell’articolo c’è anche il professor Giampaolo Perna, direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano. “Questo studio sottolinea l’importanza dell’ambiente familiare sul destino dei ragazzi che nascono ansiosi per una predisposizione genetica. Un ambiente sereno ed equilibrato diventa necessario per proteggere i nostri ragazzi ansiosi dalla possibilità di diventare depressi da adulti».