Erba

Via intitolata ad Airoldi, il PD contrario: “Era il podestà fascista”

Caterina Franci 10 Luglio 2019

Erba, Politica

ERBA – La proposta di Frigerio di intitolare una via al podestà Alberto Airoldi, formalizzata dalla maggioranza nella mozione che verrà discussa il prossimo 15 luglio in Consiglio Comunale, non piace a tutti.

Ferma contrarietà è stata ad esempio espressa dal PD erbese: “Il Circolo esprime contrarietà all’iniziativa che prende in considerazione solo l’innegabile profilo culturale di Airoldi e il merito della costruzione del Teatro Licinium, tralasciando o interpretando in modo riduttivo il ruolo politico che ha rivestito: Airoldi – hanno ricordato – è stato il podestà fascista di Erba (e prima di Albavilla), ha collaborato con i nazisti, ha applicato le leggi razziali, sotto la sua amministrazione è stato giustiziato Giancarlo Puecher, prima medaglia d’oro della Resistenza italiana, alla cui memoria sono stati intitolati la scuola media, oggi istituto comprensivo, e lo slargo in centro città”.

“Dedicare una via ad Alberto Airoldi, e non importa di quali dimensioni o unità abitative, significa oggettivamente  registrare nella toponomastica della città il ricordo di un uomo che ha  aderito, con un incarico locale di primo piano, ad un regime totalitario e liberticida. Per inciso, fino ad oggi nessun cittadino e nessuna amministrazione ha mai pensato ad una simile proposta. Del resto l’omaggio all’uomo di cultura Airoldi c’è già: è il cippo a lui dedicato che si trova presso il Teatro Licinium”.

“Per questi motivi non possiamo raccogliere l’appello di chi è favorevole alla via Airoldi a superare gli steccati ideologici e a chiudere i conti con il passato, perché significherebbe in qualche modo rinnegare chi ha lottato e ha sacrificato la vita per la democrazia, nonchè ignorare un triste e ancora abbastanza recente  passato in cui è stata soppressa la libertà di pensiero e di azione. E’un messaggio che non possiamo permetterci di trasmettere soprattutto ai giovani, oltre tutto in un momento in cui alcune forze politiche o movimenti si stanno rifacendo esplicitamente e pericolosamente all’ideologia fascista” hanno concluso i democratici.