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“Via i drogati dalle stazioni”. Lo slogan non piace, il sindaco: “Problema serio, se ne deve parlare”

Caterina Franci 2 Febbraio 2023

Merone, Politica

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giovanni vanossi
Il sindaco di Merone Giovanni Vanossi, candidato alle prossime regionali

 

MERONE – “Ieri è scoppiata una polemica, soprattutto sui social, relativa allo slogan della mia campagna elettorale ‘Via i drogati dalle stazioni’. Mi hanno chiesto di rimuoverlo e io l’ho rimosso prontamente ma il problema non è risolto”.

Il sindaco di Merone Giovanni Vanossi, candidato alle elezioni regionali nel Terzo Polo a sostegno di Letizia Moratti, risponde con un video alle polemiche sorte sul suo manifesto elettorale, poi rimosso dai social media.

“Mi scuso con chi si è sentito offeso – spiega il primo cittadino in un breve video pubblicato sul suo profilo social, girato proprio sulla banchina della stazione di Merone – ma portare l’attenzione su questo problema, troppo spesso taciuto, è importante. Abbiamo fatto una campagna elettorale per le nazionali e ora la stiamo facendo per la nostra Regione, nessuno ne parla. Le stazioni, non solo quella di Merone, sono interessate da questo fenomeno: qui bivaccano tossicodipendenti che a volte usano sostanze anche durante il giorno, mentre gli studenti prendono il treno per andare a scuola. E i boschi del comasco sono pieni di spacciatori, lungo alcune strade si formano persino le code di auto per comprare la droga. Questo è un tema serio, che la politica deve affrontare“.

“Il mio intento, con lo slogan che ho scelto, per alcuni troppo forte, non è banalmente allontanare queste persone ma fare capire che lasciarli qui a bivaccare non va bene – continua Vanossi – vi chiedete quali sono le soluzioni? Le stazioni vanno rese più sicure attraverso il ripristino dei capistazione, dei bigliettai e della vigilanza privata, quest’ultima a spese dei gestori, Trenord o Ferrovie Nord a seconda della competenza. La Regione dovrebbe poi investire nelle figure degli educatori di strada o in sanitari specializzati che possano aiutare queste persone. Io spesso vengo a parlare con i tossicodipendenti che stanno in stazione a Merone ma non ho gli strumenti né la capacità per fare qualcosa di più. Ho invitato qualcuno di loro a rivolgersi ai nostri Servizi Sociali ma mentre parlavo magari arrivava il treno, salivano a bordo e scomparivano”.

“Come comunità dovremmo riunirci per provare a trovare delle soluzioni – ha concluso il sindaco – so che queste parole sono forti ma è un tema reale, crudo, vero. Tutto il resto sono chiacchere”.