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Spagnuolo: “Il Comune voleva pagare l’Imu? Ridicolo!”

Admin Altreforme 18 Gennaio 2014

Erba, Politica

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michele spagnuolo erbaERBA – Michele Spagnuolo non ci sta. “A proposito di Imu, mi sembra opportuno precisare come stanno in realtà, e semplicemente, le cose”. Con questa premessa il capogruppo del Pd espone le sue riflessioni attorno al tema che ha tenuto banco per l’intera settimana in città. La mini-Imu (il 40% della differenza tra l’aliquota base, 0,4, e quella approvata dal Consiglio comunale, 0,43) la paga il Comune o i cittadini? L’Amministrazione del sindaco Marcella Tili in fase di assestamento di bilancio aveva accantonato un apposito fondo da 100 mila euro per far fronte all’eventuale mancata copertura statale di questa somma. Negli ultimi giorni il Comune ha atteso di sapere dalla Corte dei Conti se era possibile utilizzare questo fondo per coprire dunque questo 0,03. Risposta non positiva ed erbesi costretti a pagare (vedi articolo). Una fine che proprio non piace a Spagnuolo.

“L’Imu è passata nel 2013 dallo 0,4 allo 0,43: all’Imu statale dello 0,4, il Comune di Erba ha aggiunto lo 0,03 di suo. Tutto questo al momento dell’approvazione del bilancio, nonostante le insistenze delle opposizioni, fortemente contrarie a questa scelta assolutamente sbagliata e contraria a ogni logica. Quando il Governo ha abolito l’Imu, quella dello 0,4, è rimasta in vigore solo l’Imu comunale di Erba dello 0,03, quella che dobbiamo pagare tutti entro il 24 gennaio. Non è certo una questione di soldi, io ad esempio pagherò solo 16 euro – precisa Spagnuolo – mentre per la seconda casa ho pagato oltre 1000 euro. Ma non è questo il problema. L’Imu sulla seconda casa non è in discussione”.

Secondo Spagnuolo il Comune avrebbe dovuto pensarci prima. “A Erba si dice che la Corte dei Conti non fa pagare il Comune che invece voleva pagare. Se il comune di Erba avesse voluto avrebbe potuto, in primis, non aumentare l’imposta sulla prima casa e, in secondo luogo, abolirla dopo che il Governo aveva abolito l’Imu nazionale sulla prima casa. Infatti, al momento dell’assestamento, cioè al 30 novembre, si è discusso di questo, e si era giunti all’idea, quasi condivisa da tutti, di presentare un emendamento per abolire l’Imu comunale dello 0,03, anche perché si tratta di pochi soldi per il Comune e di una bella rogna e complicazione per i cittadini. La maggioranza non ha voluto, ci ha ripensato e non ha abolito l’imposta”, precisa Spagnuolo.

Il Comune ha però pensato di poterla pagare con il fondo accantonato ma questo non sarà possibile (vedi articolo). “Che adesso si voglia far ricadere la colpa sulla Corte dei Conti è quasi ridicolo. Un amministratore sa perfettamente che se un’imposta c’è la deve pagare, per legge, il cittadino soggetto passivo d’imposta. Se passasse l’idea che il Comune potrebbe pagare le imposte al cittadino sarebbe un caos assoluto, potrebbero succedere cose strane in altri Comuni a rischio e sarebbe oltremodo ridicolo pensare che il Comune, che ha approvato l’imposta a carico dei cittadini, chiede alla Corte dei Conti di pagarla al loro posto. Cioè, il Comune che ha approvato l’imposta si offre di pagarla. Non sembra ridicolo? Bastava non approvarla, oppure abolirla. Queste cose vanno capite per tempo e non si devono fare certe figure. Ma allora perché il Comune non paga le multe dei cittadini? O perché non paga la tassa sui rifiuti? Io ero contrario all’aumento dell’Imu sulla prima casa, avrei preferito, se fosse stato necessario, l’aumento di pochi euro sulla seconda, senza tutti questi casini. Sono stato contrario con il mio gruppo all’assestamento di bilancio poiché abbiamo chiesto l’abolizione dell’Imu comunale e non ci hanno ascoltati. Sono contrario adesso a questa presa in giro di un’Amministrazione che si offre di pagare l’Imu, che ha voluto, sapendo di non poterlo fare”, chiude Spagnuolo.