Riforma Sanitaria, Orsenigo PD: “Occasione persa per l’esenzione dal ticket sui farmaci”

viviana 30 Novembre 2021

Politica, Sanità

Tag: , ,

Il consigliere Angelo Orsenigo

MILANO – La Riforma Sanitaria discussa in Consiglio Regionale nelle ultime tre settimane ha portato, nell’ultima seduta di domenica 28 novembre, allo scontento delle minoranze, dal M5S che ha platealmente manifestato contro le scelte della Giunta al Partito Democratico che aveva proposto l’esenzione dal ticket sui farmaci per tutti i cittadini con redditi inferiori ai 70mila euro.

“La maggioranza di centrodestra, su indicazione della giunta, rappresentata in Aula dalla vice presidente Moratti, e del relatore Emanuele Monti, della Lega, ha votato contro la nostra richiesta. – spiega il consigliere regionale PD Angelo Orsenigo – Una vera assurdità. Regione Lombardia incassa ogni anno 255 milioni di euro attraverso il ticket sui farmaci che, ricordiamo, fu introdotto da Formigoni nel 2002. Poco importa che sulla sanità lombarda stiano per piovere 1,2 miliardi del PNRR. Per Fontana e Moratti la salute deve essere comunque fatta pagare cara”.

Secondo il Dem, l’esenzione sarebbe in linea con le politiche già adottate in altre Regioni con il bilancio sanitario in regola:

“Ad oggi, in Lombardia, sono esenti per reddito unicamente i pensionati al minimo e i disoccupati. Si tratta di un elemento di compartecipazione alla spesa sanitaria che viene applicato solo in alcune delle Regioni con il bilancio sanitario non in regola e sottoposte dal Governo a piani di rientro. In regioni come l’Emilia Romagna e Umbria, con un bilancio in pareggio, viene pagato solo da cittadini con redditi superiori ai 100mila euro. In Lombardia, dove il bilancio è nelle stesse condizioni, il ticket sui farmaci è un balzello che rimane senza motivo – continua Orsenigo – Non basta vessare i cittadini obbligandoli a fare visite ed esami a pagamento per evitare attese di mesi, Fontana e Moratti mantengono anche la tassa sui farmaci, che ormai i lombardi pagano senza più nemmeno farci caso, abituati a una Regione che sui ticket ha sempre avuto la mano pesante”.

Angelo Orsenigo, inoltre, ricorda che gli ordini del giorno da lui presentati per migliorare il servizio sanitario nella provincia di Como non sono stati presi in considerazione dalla maggioranza di centro destra:

“Così scelgono di affossare la sanità lariana, già indebolita dalla riforma Maroni e ancora più fragile dopo la pandemia. Con i miei ordini del giorno ho chiesto l’istituzione di una Ats Lariana per correggere l’inaccettabile squilibrio a favore di Varese. Ho domandato il potenziamento dei pronto soccorso lariani dove il sovraffollamento è la regola e non l’eccezione. Ho chiesto più posti letto negli ospedali della nostra provincia e la creazione di una vera cittadella della salute nell’ex Sant’Anna di via Napoleona. Ho proposto che venisse dato un nuovo ruolo all’ospedale di Menaggio. Insomma, ho chiesto che Regione Lombardia facesse qualcosa di concreto per il nostro territorio ma non c’è nulla di peggio di chi non vuole ascoltare: la giunta ha deciso di bocciare a priori ogni ordine del giorno basato su richieste territoriali. Così si impedisce al Consiglio di determinare la politica della Giunta, si calpesta la dignità dell’Aula e del processo democratico. La discussione di una riforma imposta dall’alto da Moratti e Fontana poteva solo chiudersi così, nello stesso modo in cui è iniziata: il centrodestra si è fatto la propria riforma a tavolino, a porte chiuse, senza ascoltare. A farne le spese saranno sempre e solo i cittadini lariani e lombardi”.