
PONTE LAMBRO – Non si placa la diatriba sulle convenzioni stipulate dal comune di Ponte Lambro per il Polo Catastale e l’affidamento ad Asil della gestione idrica. Dopo la controreplica del capogruppo di minoranza della civica Valori in Comune Francesco Cocchiararo, il sindaco Ettore Pelucchi ha deciso di rispondere nuovamente.
“Partiamo dalla questione del Polo Catastale. La convenzione con Erba è stata fatta perchè, e lo ribadisco nuovamente, alcuni servizi non potevano essere forniti ed erogati dall’Ufficio Comunale che aveva il solo scopo informativo. Prendiamo per esempio il rogito di una casa, l’Ufficio Comunale poteva dare al cittadino tutte le informazioni al riguardo ma non poteva fornire la documentazione con il cittadino che doveva rivolgersi per forza ad altri uffici pagando. Questo è un esempio, ma ve ne sono altri. Quando poi ho dichiarato che il costo della convenzione è stato di 5mila euro o poco meno e che nei primi sei mesi di servizio sono state erogate 250 pratiche, Cocchiararo ha voluto fare una media sostenendo che il costo di una pratica è di circa 20 euro. Ma la convenzione non dura sei mesi e di pratiche se ne faranno altre, quindi è un conteggio fuorviante. Vorrei comunque ribadire il concetto che noi stiamo dando un servizio e tutti i servizi hanno un costo, seppur contenuto, al fine di beneficiare i cittadini”.
Sulla questione Asil, il primo cittadino dichiara: “Il consigliere Cocchiararo è mesi che va dicendo e accusando che i costi avrebbero fatto aumentare la bolletta. Questo è falso. Intanto non siamo noi a definire il costo del servizio, ma l’authority. E comunque, è lo stesso Cocchiararo che finalmente ammette, dopo aver detto per mesi che le bollette sarebbero aumentate, che le cose non stanno così, e lo ha fatto dichiarando: ‘La convenzione Asil ha certamente impatto sul bilancio e se non direttamente in bolletta..’. Infatti le bollette non sono aumentate”.
Quindi il sindaco prende in considerazione il problema delle perdite alla rete idrica: “Le perdite non sono meno frequenti, ma è chiaro a tutti che non è colpadi uno o dell’altro sindaco. Sono problemi legati ad all’infrastruttura dei sotto servizi datata. Quello che invece è migliorato, sono le tempistiche degli interventi qualora si presenti un problema. Da quando la gestione è passata ad Asil avvengono entro le 24 ore e non più in due o tre giorni come prima. Inoltre gli interventi non implicano più l’interruzione del servizio idrico, ma la fornitura d’acqua resta regolare”.
Pelucchi poi prosegue: “Che prima la gestione fosse ‘casalinga’ e oggi non lo è più, è vero. Il nostro Ufficio Tecnico non aveva solo l’onere di occuparsi dei sotto servizi idrici, ma si occupava di mote altre faccende. Oggi, siamo seguiti da una società esclusivamente votata e professionalmente preparata nella gestione dei servizi idrici. Per quanto riguarda la critica di Cocchiararo con la quale dice che ad intervenire è la stessa azienda di prima, beh, noi proprio per continuare a far lavorare le aziende del territorio abbiamo chiesto ad Asil di dare continuità alle collaborazione con le ditte del paese che, tra l’altro, conosco la storia della rete idrica di Ponte Lambro. Ma Asil, a differenza di un comune che deve fare un appalto con una singola ditta, è supportata da un pool di aziende pronte a intervenire a secondo della problematica e lo fa molto più rapidamente e senza interruzione del servizio”.
Infine Pelucchi affronta la questione del Telecontrollo: “Dire che il telecontrollo c’era anche prima non è vero. Quando la gestione era comunale, tutte le mattine si doveva rilevare la situazione dei consumi nei vari punti di prelievo e distribuzione, oggi Asil con il suo sistema di telecontrollo i dati vengono trasmessi ai propri uffici elettronicamente con la possibilità di monitorarli in tempo reale ogni qual volta ve ne sia la necessità, senza andare sul posto. E’ evidente che per poter sfruttare questa tecnologia sono stati spesi dei soldi, ma per un servizio basilare come quello idrico, che va salvaguardato, garantito e migliorato, qualche investimento va fatto, pertanto l’aspetto economico non è l’unico aspetto da prendere in considerazione soprattutto se poi ci si lamenta davanti ad eventuali disservizi”.
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