PONTE LAMBRO – Pronta replica da parte del sindaco di Ponte Lambro Ettore Pelucchi alle critiche mosse dal capogruppo della civica di minoranza Valori in Comune Francesco Cocchiararo in merito alle convenzioni stipulate dall’Amministrazione con il Polo catastale di Erba e con Asil per la gestione dell’acquedotto.
“Partendo dalla convenzione con il Polo Catastale di Erba – spiga il primo cittadino – è bene sapere che l’Ufficio Tributi non aveva i titoli per svolgere tutte le mansioni e i servizi che il Polo offre, quindi con questa convenzione non abbiamo fatto altro che incrementare il ventaglio di opportunità per i cittadini. Per quanto riguarda il costo, non è assolutamente vero, come sostiene Cocchiararo, che la spesa è di 8mila euro ma è meno di 5mila. Senza dimenticare che il Polo catastale di Erba ha evaso gratuitamente circa 250 pratiche a favore di cittadini di Ponte Lambro nei primi 6 mesi di quest’anno. Se non ci fosse stata la convenzione i cittadini di Ponte Lambro avrebbero dovuto pagare ogni pratica”.
Per quanto concerne invece la convenzione con Asil, Pelucchi replica: “Per prima cosa va chiarita la questione delle tariffe: la convenzione con Asil non ha nessun impatto sulla bolletta dell’acqua: infatti le tariffe non le decide il comune ma l’autority competente. Per quanto concerne il vantaggio di una simile convenzione è evidente che avere un interlocutore completamente dedicato alla gestione della rete idrica e dell’acquedotto comporta dei vantaggi enormi rispetto ad una gestione ‘casalinga’. Infatti, grazie alla capacità tecnica e gestionale di Asil, sono stati apportati correttivi che hanno permesso di ridurre pressioni e costi energetici grazie anche a tecnologie come il telecontrollo. Le perdite, che seppur ridotte ci sono ancora, sono però meno frequenti e vengono risolte con maggior tempestività e con minori disagi per i cittadini rispetto al passato. Gli interventi stessi avvengono senza l’interruzione dell’erogazione idrica e sono garantiti il giorno stesso o entro le 24 ore e non entro 2 o 3 giorni come accadeva prima”.