ERBA – Sono moltissimi i messaggi di cordoglio del mondo politico, erbese e non, per la scomparsa di Silvio Berlusconi. “Ci lascia un grande lombardo. Un amico, un imprenditore, ma soprattutto un uomo che ha contribuito in maniera determinante alla crescita del nostro Paese”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo aver appreso la notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi.
Il presidente di Regione Lombardia Fontana: “Vincente in ogni tappa della sua vita”
“Ha scritto pagine indelebili che resteranno nella storia di tutti noi. Vincente in ogni tappa della sua vita – aggiunge Attilio Fontana – porterò per sempre nel cuore quel sentimento di generosità e di essere una persona normale con chiunque si confrontasse. Indimenticabili, poi, guardando oltre l’aspetto istituzionale e politico, gli anni del nostro grande Milan. Regione Lombardia troverà modo per lasciare un segno che lo ricordi per sempre. Una preghiera per lui, siamo vicini alla sua famiglia” conclude il governatore.
Il saluto dell’assessore Fermi
“Ciao Silvio, grazie per aver scritto uno straordinario pezzo di storia in tutti i campi in cui hai dedicato una parte della tua vita. Resterai immortale, così come lo sarà ciò che hai lasciato al nostro Paese. L’Italia ti rende omaggio.Per me è stato un privilegio averti conosciuto” le parole condivise su facebook da Alessandro Fermi, assessore regionale.
L’on. Zoffili (Lega): “Il tuo esempio vivrà per sempre”
Il cordoglio per la scomparsa di Berlusconi è giunto anche dal deputato leghista Eugenio Zoffili: “Sono profondamente commosso per la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi, grande uomo di rara umanità che ho avuto l’onore di conoscere e apprezzare personalmente in diverse occasioni. Imprenditore, dirigente sportivo e leader politico di grande successo, grazie alla sua lungimiranza ha ottenuto straordinari risultati in tutti i campi che l’hanno visto protagonista. Mi unisco nel cordoglio e nel dolore alla collega in Commissione Difesa Marta Fascina, ai suoi familiari e a tutti gli amici di Forza Italia. Ci mancheranno il suo coraggio, la sua tenacia, la sua generosità e il suo umorismo. Ciao Silvio, il tuo ricordo e il tuo esempio vivranno per sempre”.
Pinato (consigliere comunale e presidente Pro Loco Alserio): “E’ la morte del mio primo amore politico”
“Sono sconvolto. La morte di Silvio Berlusconi è la morte del mio primo amore politico. Quell’amore che nel 2005 all’età di 14 anni mi fece aderire a Forza Italia prendendo la tessera del partito”. Commosso il ricordo di Alessio Pinato, consigliere comunale e presidente della Pro Loco di Alserio. “Forza Italia era l’unico approccio politico di chi credeva nella difesa e nella tutela della libertà. Una libertà personale, sociale, politica ed economica. Il più grande insegnamento che il Presidente ha dato a tutti noi è proprio questo: mai aver paura di scendere in campo a tutela della propria libertà. Proprio Lui che con la sua coraggiosa scelta ha attirato contro se stesso e contro le proprie aziende una guerra giudiziaria che probabilmente non si immaginava. Chi ha vissuto l’esperienza di Forza Italia oggi è in un lutto profondo. Chi, come me, con l’evolversi della politica è entrato a far parte di altre comunità politiche è pur sempre rimasto berlusconiano nel modo di vedere le cose. Oggi l’Italia perde il leader politico che ha creato quello che è l’attuale sistema politico basato sulla democrazia dell’alternanza e sul bipolarismo. Oggi l’Italia perde l’imprenditore che ha dato a tutti noi la possibilità di scegliere anche quando la sera siamo sul divano a guardare la televisione. Anche già in questo aveva condotto e vinto una battaglia di libertà. Oggi lo sport perde un grande personaggio. Berlusconi è stato e sarò l’uomo che più ha impattato sull’Italia degli ultimi 50 anni con una serie di innovazioni che tutti noi conosciamo. Una persona a cui riconoscere un grande merito e a cui rivolgere un doveroso omaggio”.
Anche il gruppo dei Paisan di Albavilla ha voluto ricordare il Presidente Berlusconi: “Eravamo ad una manifestazione canora a Villa Borromeo d’Adda ad Arcore e, ad un certo punto, c’è lo siamo trovati lì – ha ricordato il presidente Gabriele Parravicini – si è messo a cantare con noi le canzoni del dialetto lombardo, le sapeva tutte. È stato molto cordiale e alla mano”.
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