Erba

La figura di Airoldi ‘oltre’ il fascismo: “Era il Cantore della Brianza”

Caterina Franci 15 Luglio 2019

Erba, Politica

ERBA – La polemica si chiude con la decisione di ritirare la mozione, che avrebbe dovuto essere discussa stasera, ma la maggioranza resta convinta che la proposta di intitolare una via all’ex podestà Alberto Airoldi, nonno dell’attuale sindaco di Erba, sarebbe stato il giusto omaggio ad un uomo dalla grande personalità e cultura.

Alle parole di chiarimento del sindaco Airoldi (leggi qui) si sono aggiunte quelle della sua squadra, presente quasi al completo lunedì mattina alla conferenza stampa indetta per annunciare la decisione di non discutere più la mozione che in poco più di una settimana ha letteralmente infiammato gli animi politici della città.

L’assessore e vicesindaco della Lega Erica Rivolta ha voluto portare con sé un articolo scritto al padre, partigiano, sul periodico Alta Brianza nel marzo 1977, anno di morte del podestà Alberto Airoldi. “Con Alberto Airoldi scompare il più illustre cantore della Brianza” il titolo. “Figlio del suo tempo, laureato in lettere, volontario di guerra, cavaliere e pioniere dell’aviazione, non poteva non essere contagiato da quella malattia nazionale che fu il fascismo” ha letto ad alta voce il vicesindaco che ha ribadito la stima infinita di cui Alberto Airoldi godette nella sua città. “Airoldi regalò a Erba il monumento dei Caduti, la scuola media, di disegno e il campo sportivo. A spese sue e del fratello realizzò il Teatro Licinium. Insomma, un uomo dal vivo interesse culturale che riuscì a fare di Erba un vero e proprio centro in questo senso” ha sottolineato Rivolta. “Su quanto detto in questi giorni ho poco da dire: io credo solo che politicamente sia tempo di riappacificarsi, in Italia non corriamo il rischio di estremismi, la storia rimane, è vero, ma di episodi terrificanti se ne contano da tutte le parti politiche. C’è un paese da far progredire”.

Al suo fianco Alessio Nava, assessore: “Con queste polemiche, fin troppo attenzionate dagli organi di stampa, si è voluto risvegliare i fantasmi del passato. Con questa scusa una persona che non lo merita è stata infangata, non lo trovo giusto”.

Mario Muscari (Il Buonsenso)

 

Presenti anche i consiglieri Cavalleri e Muscari (Il Buonsenso): “Quando ho firmato la mozione – ha detto quest’ultimo, capogruppo – ho pensato al valore culturale della proposta e della persona di Alberto Airoldi. Le polemiche vanno superate: pur podestà si è impegnato per tutelare i diritti delle persone”.

Giorgio Meroni (Veronica Airoldi Sindaco per Erba) si è detto “molto rammaricato” per la mancata discussione della mozione: “Ho ricevuto anche diversi insulti da parte di amici in questi giorni, non ho dato voce ad altre polemiche ma tutto ha preso una piega davvero esagerata”.

Questa sera in Consiglio non si discuterà nessuna mozione ma l’Anpi, che nei giorni scorsi ha annunciato un presidio fuori da Palazzo Majnoni, ha confermato il ritrovo a partire dalle ore 20.