ALBAVILLA – Le dimissioni di Angela Bartesaghi e Roberto Ballabio dal Consiglio comunale? “Un “giochino” da Prima Repubblica di cui non si sentiva la mancanza”, ha affermato il consigliere di opposizione Marcello Molteni.
La Bartesaghi e Ballabio, i più votati della lista “Vivere Albavilla” rispettivamente con 199 e 113 voti dopo i 348 di Alessandro Fermi, hanno infatti rassegnato le dimissioni da consiglieri e sono stati nominati assessori (vedi articolo sul giuramento e la distribuzione delle funzioni). Al loro posto sono entrati in Consiglio Fabio Croci e Mattia Garofoli.
La Giunta risulta quindi composta da quattro assessori esterni (più il sindaco, Giuliana Castelnuovo). Oltre a Bartesaghi e Ballabio, infatti, hanno ricevuto la nomina di assessori Silvia Mistretta e Carlo Tafuni.
“Una Giunta con 4 assessori esterni non si è mai vista nella storia del comune di Albavilla – ha sostenuto Molteni – Non ha senso logico. Abbiamo una Giunta totalmente al servizio del sindaco e senza legame con i cittadini. Infatti la vera differenza è che i consiglieri comunali sono eletti dai cittadini, mentre gli assessori sono nominati dal sindaco. Se un assessore disobbedisce viene licenziato e, se non è consigliere, va a casa. E’ una Giunta blindata, quindi, così come, di conseguenza, finisce per esserlo anche il Consiglio”.
Un attacco deciso quello della lista che vedeva Molteni come candidato sindaco.
“E’ un “giochino politico” che ci regala una bella pattuglia di fedelissimi. L’obiettivo raggiunto, infatti, è la fedeltà, quando, per me, dovrebbe essere la lealtà”.
Dare spazio a tutti e garantire al Consiglio il suo ruolo. Questi gli scopi delle dimissioni della Bartesaghi e di Ballabio secondo il capogruppo di maggioranza, Alessandro Fermi. “Mi complimento e ringrazio Angela Bartesaghi e Roberto Ballabio per il gesto che hanno compiuto – ha sottolineato Fermi – Con le loro dimissioni hanno lasciato a due altri candidati la possibilità di affrontare l’esperienza amministrativa. I cittadini che hanno votato la Bartesaghi e Ballabio saranno d’altronde contenti della loro nomina in Giunta, in un ruolo che conferirà loro anche maggiori responsabilità. D’altra parte, alla luce della becera norma del decreto Monti che prevede la riduzione del numero dei consiglieri, ad Albavilla la maggioranza ha 8 posti in Consiglio ma 4 assessori. La Giunta (4 assessori più il sindaco), qualora fosse composta da interni, risulterebbe quindi in maggioranza rispetto ai consiglieri. Questo stato di cose finisce per svuotare il Consiglio comunale del suo ruolo di indirizzo e controllo. Mi sembra quindi corretto che coloro che compongono la Giunta siano esterni e non consiglieri e, anzi, a mio avviso, anche gli altri Comuni dovrebbero scegliere in questo modo”.
