Erba

Appello dei commercianti: serve una città “nuova”

Admin Altreforme 6 Febbraio 2014

Economia/Lavoro, Erba, Politica

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ERBA – La crisi, il proliferare dell’offerta, la caduta di professionalità, le tasse… Si è parlato di tutto questo all’incontro “Commercianti a Erba” organizzato dal Pd e tenutosi mercoledì 5 febbraio in sala Isacchi. Ma si sono affrontati anche i problemi relativi allo svuotamento del centro, alla viabilità e, in ultimo, non poteva mancare un accenno al “nuovo” Iperal.

Alla serata hanno partecipato il segretario di Confcommercio erbese Carlo Tafuni, il capogruppo del Pd in Consiglio Michele Spagnuolo, l’assessore al Commercio Angelo Cairoli e il presidente dell’associazione commercianti Michele Riva. L’incontro è stato introdotto dal segretario del Pd erbese Sebastiano Cugno che ha illustrato il tema lamentando come, con gli anni, il centro cittadino si è svuotato.

“Ci sono state tante evoluzioni negli anni – ha poi spiegato Tafuni – Si è ampliata l’offerta e c’è stata una caduta di professionalità. Ora il momento non è facile e i commercianti vivono tante difficoltà. La concorrenza è spietata”.

La concorrenza per i negozi di vicinato è rappresentata dalla grande distribuzione ma secondo Riva ci sono ancora degli spiragli che i piccoli commercianti devono essere in grado di sfruttare. “Non tutte le persone amano andare al centro commerciale – ha sottolineato – Il problema di Erba è la struttura della città. Il suo bello, in passato, era la galleria del centro comemrciale ma oggi ci sono troppi negozi chiusi. La città ha bisogno di un restyling del centro, dove tutto è uguale da 30 anni”.

E proprio piano della pubblicità e piano della viabilità sono al centro dell’attenzione dell’amministrazione di Marcella Tili. “Innanzitutto c’è da pensare a una nuova viabilità – ha illustrato l’assessore Cairoli – Sensi unici, allargamento dei marciapiedi, piantumazioni. In via Volta, per esempio, l’idea è quella di alzare il piano strada così da eliminare gli ostacoli e permettere ai pedoni di passeggiare in tranquillità. Da qui poi nascerà l’esigenza anche di un nuovo arredo urbano e di sistemare la pubblicità, oggi confusa e non ordinata”.

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Questi potrebbero essere dei tentativi di soluzione, così come la diminuzione dell’imposizione fiscale, come proposto da Spagnuolo. “Metterebbe in moto un meccanismo di crescita e potrebbe restituire quella fiducia che oggi manca a un Paese che invece possiede qualità tali da poter fare da esempio”.

Altra soluzione è quella proposta da Confcommercio. “Ci sono persone al limite della disperazione. Noi le aiutiamo a cercare sinergie, per esempio con le banche, e proponiamo loro degli escamotage possibili”.

Cugno ha invece focalizzato l’attenzione sulla capacità di attrazione dei mercoledì estivi: “Esperimenti che si potrebbero ripetere anche nel fine settimana attraverso chiusure provvisorie”.

“Meglio soluzioni definitive, però, e progetti importanti e concreti”, ha ribadito Riva che, inoltre, da rappresentante di categoria, rifiuta la possibilità di un nuovo Iperal alla Malpensata. A riguardo la minoranza consigliare ha presentato una mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale. “Parliamo di commercio, di crisi, dei piccoli negozi che chiudono e poi vogliamo aprire un centro commerciale? Senza contare poi le problematiche viabilistiche della zona”, ha insistito Spagnuolo. “Il Pgt prevede questa opportunità e un insediamento di quel tipo porterebbe 800 mila euro nelle casse comunali”, ha chiuso invece l’assessore Cairoli.

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