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Albavilla. La Lega se ne va: 3 consiglieri lasciano

Admin Altreforme 6 Novembre 2013

Albavilla, Politica

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Comune AlbavillaALBAVILLA – La Lega se ne va, la maggioranza resta e potrebbe essere anche più forte di prima. Tre consiglieri di maggioranza quota Lega sono usciti dal Consiglio comunale. Michele Beretta, Elio Civati e Roberto Porta hanno rassegnato le dimissioni questa mattina, martedì 5 novembre. Poche, se non pochissime, le dichiarazioni rilasciate dagli interessati. Nonostante i tentativi, non è stato possibile parlare con Beretta, mentre Civati ha preferito che a parlare fosse il segretario della sezione (Matteo Vitali, che, a sua volta, non è stato rintracciabile al telefono) e Porta, infine, si è limitato a dire che “Avendo chiesto le dimissioni del vicesindaco facente funzioni, Carlo Cairoli, e non essendoci state, per coerenza, mi sono dimesso io, visto che considero che sia tutto finito”.

Un altro mistero avvolge quindi la situazione politica albavillese. Ora la maggioranza dovrà provvedere alla surroga dei 3 consiglieri dimissionari. I non eletti sono, in ordine, Silvia Mistretta (già assessore esterno al Bilancio, dimessasi qualche giorno fa – vedi articolo -), Matteo Vitali (già assessore ai Servizi Sociali, dimessosi qualche mese fa – vedi articolo -), Domenico Caminiti, Daniele Bosisio e Simona Guerrieri. Tra queste 5 persone, 2 sono in quota Pdl (Mistretta e Caminiti), 3 Lega (Vitali, Bosisio e Guerrieri).

L’intenzione del vicesindaco facente funzioni Cairoli è ora quella di procedere con la surroga e nominare 1 o 2 assessori. Oggi, a fronte delle dimissioni della Lega, ha voluto ripercorrere le tappe della sua reggenza. “In seguito alle elezioni regionali, il sindaco Alessandro Fermi si è dimesso e la maggioranza è rimasta con 11 consiglieri, di cui 3 della Lega. Fino a quel momento con la Lega sono state condivise molte scelte, poi, in particolare dopo le problematiche legate ai Servizi sociali, la Lega ha intrapreso atteggiamenti contrari alla maggioranza. Nell’ultimo periodo Porta ha restituito la delega all’Istruzione, si è detto favorevole al commissariamento del Comune e mi ha chiesto di dimettermi”.

Consiglio respinto da Cairoli. “L’Amministrazione, in questi ultimi mesi, è stata tutt’altro che ferma. Di lavoro se n’è fatto tanto e anche proficuo. Ecco il mio diniego alle dimissioni – precisa Cairoli – Non accolgo questa richiesta per la mia dignità personale, perché dimettersi vuol dire arrendersi di fronte alle difficoltà. Ci vuole invece responsabilità davanti al mandato ricevuto. Dimettersi significa tradirlo, rinnegarlo. E poi la popolazione di Albavilla non si merita un commissario”.

La richiesta è diventata ancora più forte nel momento in cui si è dimessa la Mistretta dalla Giunta. “Con l’assessore Mistretta abbiamo terminato la stesura del bilancio e lo abbiamo votato in Giunta – spiega Cairoli – È stato tutt’altro che facile per due ordini di motivi. La Lega non ha voluto partecipare alla stesura e poi abbiamo dovuto fare i conti con una serie di difficoltà: un’entrata molto più contenuta rispetto a quella prevista per la monetizzazione di un’area in via Monte Bollettone, una riduzione drastica degli oneri di urbanizzazione (dai 440 mila del 2012 ai 125 mila del preventivo 2013) e poi una riduzione di 50 mila euro dallo Stato per l’Imu. Non abbiamo quindi potuto scongiurare l’aumento delle tasse: l’Irpef passerà dallo 0,3 allo 0,6, escluso per i redditi fino a 13 mila euro”.

Ma ancora prima del Bilancio, l’Amministrazione Cairoli ha dovuto portare a termine l’iter del Pgt. “L’assessore Beretta ha garantito una presenza solo saltuaria creando non poche difficoltà a me e all’ufficio Urbanistica, visto che prima dell’approvazione i cittadini venivano in Comune a perorare le proprie osservazioni e dopo a lagnarsi”.

Tanto lavoro quindi per gli Amministratori presenti in Comune, ancora di più dopo le dimissioni da assessori anche di Beretta e Vitali (entrati in Giunta dopo le elezioni di Fermi). “C’è stato anche il progetto della fognatura in via Basso Formiano e l’approvazione delle opere complementari alla scuola materna di Carcano: il rifacimento delle facciate esterne, la seconda scala di sicurezza, il marciapiede, la recinzione del terreno donato al Comune”.

Ora la Lega ha lasciato e la maggioranza dovrà proseguire con le sole quote Pdl presenti in Consiglio, 8 persone, e attendere l’esito delle surroghe ma Cairoli vuole comunque ringraziare l’altra metà della maggioranza: “Ringrazio gli esponenti della Lega per il periodo positivo che abbiamo condiviso. Poi le visioni si sono allontanate, in particolare sul tema dei Servizi sociali, ed entrambe le parti hanno subito alcune scelte”.

Per votare il bilancio servono 9 mani alzate: traspare quindi una certa serenità da parte del vicesindaco facente funzioni, ora, in questo senso, in attesa delle surroghe. Resta però da sciogliere anche il dubbio della minoranza che, al momento, non ha ancora deciso come comportarsi, visto che le dimissioni della Lega sono arrivate questa mattina a sorpresa.