Matteo Vitali candidato sindaco Albavilla elezioni 2014 evidenzaALBAVILLA – Non è rappresentata in Consiglio ma anche la Lega ha corso per le elezioni comunali dello scorso 25 maggio perciò, a margine della seduta di giovedì 12 giugno (vedi articolo precedente), interviene Matteo Vitali, segretario albavillese della Lega Nord e candidato sindaco.

“Ricollegandomi a un intervento a sostegno della durata della maggioranza, vorrei ricordare al consigliere Fermi che, se le nostre strade si sono divise, è proprio perché è venuto a mancare lo spirito unitario di cui parlava nel suo intervento, specialmente a seguito di scelte amministrative autonome, che non ci trovavano in sintonia, e dell’immobilismo e indecisionismo dell’Amministrazione, con la successiva e graduale delegittimazione degli organi elettivi, causata anche dalla sua scelta, legittima, di optare per il seggio in Regione Lombardia”.

Vitali si lascia andare anche un commento sui primi atti della nuova Amministrazione. “Non mi pare che stiano andando nella direzione giusta”, commenta in merito alla scelta delle dimissioni di due consiglieri comunali tra i più votati per permettere ad altri due di sedere in Consiglio comunale. “Dietro questa scelta ci leggo un grave torto nei confronti degli elettori e una delegittimazione del voto popolare perché, per quanto sostenga Fermi, l’organo con più valenza politica è il Consiglio che si esprime dettando gli indirizzi politici e amministrativi alla Giunta che è esclusivamente l’organo esecutivo nominato dal sindaco, e quindi puramente fiduciario, a differenza del Consiglio eletto direttamente dai cittadini. Spero solo che dietro questa scelta non si nasconda l’ennesimo tentativo di qualcuno di condizionare l’azione amministrativa”.

Un ultimo commento riguarda la scelta di nominare esclusivamente assessori esterni: “La possibilità espressa nello statuto comunale di nominare assessori esterni dovrebbe servire a potenziare l’azione amministrativa, arricchendola di professionalità, ma non dovrebbe diventare la norma. Così si rischia di ottenere come unico risultato lo scollamento degli organi comunali minando fortemente l’indipendenza dei membri dell’esecutivo comunale. Infine, l’attribuzione di funzioni a un assessore potenzialmente in contrasto con lo statuto comunale mi sembra una scelta quantomeno discutibile”.