Ponte Lambro

A Ponte è guerra sull’acqua. Cocchiararo: “L’aumento in bolletta c’è stato”

Lorenzo Colombo 4 Aprile 2016

Politica, Ponte Lambro

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Francesco Cocchiararo “Valori in comune”

PONTE LAMBRO – Una vera e propria guerra sull’acqua quella che si sta scatenando a Ponte Lambro in seguito al Consiglio Comunale del 29 marzo allorquando è stato discusso e approvato l’affidamento della gestione del servizio idrico all’Azienda Servizi Integrati Lambro S.p.a. (Asil) di Meron di Merone.

Alle dichiarazioni del capogruppo di maggioranza Claudio Civati seguite al nostro articolo: Ponte. Gestione servizio idrico affidato in toto ad Asil, bollette più care, ecco che giunge la replica del capogruppo della civica di minoranza ‘Valori in Comune’ Francesco Cocchiararo, il quale non usa mezzi termini: “Quanto dichiarato da Claudio Civati sull’affidamento del servizio idrico ad ASIL e sull’aumento delle tariffe, merita un’inconfutabile smentita in quanto non corrisponde a verità”.

Quindi prosegue: “Innanzitutto una precisazione è d’obbligo. Come affermato dal mio Gruppo ‘Valori in Comune’ nel Consiglio comunale del 29 marzo: ‘le tariffe sono aumentate del 9% con la bolletta di conguaglio 2014 e di un altro 9% con la bolletta 2015. Quindi l’aumento sull’aumento porta al +20% circa in un anno!” Autorità o non Autorità, sta di fatto che i cittadini ora pagano il 20% in più sulla bolletta. Questi sono i dati a bilancio!. Inoltre le tariffe coprono circa il 50% della spesa del servizio idrico, il restante 50% viene preso dal bilancio visto che il Comune deve assicurare la copertura integrale della spesa che resta comunque a carico dei cittadini e a scapito di altri interventi pubblici”.

Cocchiararo prosegue: “Ora, la nuova convenzione con ASIL fa lievitare la spesa di circa 28.000 euro, il che che ne dica Civati, per queste voci: personale Asil: + euro 19.500 (quando il nostro continuiamo a pagarlo); licenza e manutenzione software: + euro 4.000 (già presente nel pacchetto comunale); inserimento anagrafica utenti: + euro 1.600 (già nella nostra banca dati);  lettura contatori: più euro 2.500 (fatta finora dai nostri operai). Quindi, nonostante la legge vieti l’aumento della spesa, l’aumento c’è stato”.