
INVERIGO – Era partita lo scorso Ferragosto, destinazione America, per la precisione Texas. Martina Muretti, 17 anni di Inverigo, studentessa al Liceo Scientifico “Fermi” di Cantù, è rientrata pochi giorni fa, martedì 7 giugno, dall’esperienza di studio all’estero che l’ha vista vivere per 10 mesi nel paese di Winnie, in Texas.

Non certo nuova alla vita lontano da casa in un paese straniero (Martina aveva infatti già vissuto quattro esperienze all’estero), per la diciassettenne è stata la prima volta in America, destinazione scelta all’interno del programma di studio all’estero della sua scuola. Così, dopo essersi preparata, lo scorso agosto Martina, col supporto del gruppo Sts, è partita per l’avventura e alla notizia del suo rientro abbiamo voluto contattarla per farci raccontare l’esperienza.
Come raccontato, da Inverigo Martina è finita in un paesino di 3 mila abitanti, a circa 40 minuti da Huston, in Texas: “La mia scuola aveva 400 studenti, al Liceo dove sono iscritta a Cantù siamo 1.200! La prima sorpresa è stata questa, trovare un posto piccolo, un paese, dove tutti conoscono tutti. Arrivavo da due settimane a New York, dove ho sostenuto un corso di formazione, per cui il cambiamento si è fatto sentire eccome” ha raccontato Martina.
A Winnie la giovane ha vissuto con una ragazza 27enne, Amy: “La situazione era strana a dire il vero, perché era rimasta vedova da poco meno di un anno quando sono arrivata io…capitava fosse molto triste, soprattutto durante il periodo natalizio, quand’è morto suo marito. Comunque eravamo a casa solo io e lei, abbiamo legato tantissimo, ben presto si è creato davvero un bel rapporto, è una delle persone che mi è spiaciuto più salutare – ha detto Martina – ma quest’estate verrà a trovarmi, pensavo di portarla a fare un giro per l’Italia”.

E poi c’era la scuola, molto diversa, come raccontato: “In America non ci sono diversi licei ma una sola scuola superiore uguale per tutti, inoltre puoi scegliere tu le materie da seguire. Devo dire che a livello di impegno e difficoltà scolastica non ho avuto problemi, la scuola è più facile rispetto che da noi. Meno approfondimenti e soprattutto tanta pratica, rispetto alla teoria. Ad esempio – ha ricordato – nelle classi delle materie scientifiche c’è il laboratorio e ogni settimana si dedica la lezione a un esperimento, mentre per praticare sport ci sono tutte le strutture adeguate, all’interno della scuola proprio”.

A scuola Martina era l’unica ragazza italiana, ma non l’unica straniera, come detto: “Eravamo sette non americani, io in particolare ho legato con delle ragazze provenienti da Svezia, Germania e Spagna. Sarà più difficile forse tenere i contatti ora che non siamo più in America ma il progetto e di andare a trovarle e viceversa”.
Nel complesso il bilancio dell’esperienza è più che positivo: “Sono stata felicissima, rifarei questa cosa ogni anno se potessi, sul serio, e lo consiglio a tutti. In America ho fatto e visto talmente tante cose, più di quanto abbia visto qui in 17 anni” ha concluso entusiasta la giovane, che non esclude di tornare oltre Oceano per proseguire gli studi dopo il liceo: “L’anno prossimo avrò la maturità, dopo pensavo di iscrivermi a Medicina. Mi sono già informata sul college di Huston, vorrei tornare in Texas – ha confidato – ma serve una borsa di studio…vedremo!”.
VEDI ANCHE