Inverigo

Lavori sul Lambro a Inverigo, gli ambientalisti: “Uno scempio”

Caterina Franci 6 Ottobre 2016

Inverigo

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INVERIGO – “La vasca di laminazione in corso di realizzazione sul fiume Lambro a Inverigo è uno scempio ambientale!“.  Così il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” critica i lavori in atto in località Fornacette per la realizzazione dell’area di laminazione nella cosiddetta area Victory.

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L’intervento, finanziato dalla Regione Lombardia e commissionato dal Parco Valle Lambro, viene definito:  “Opere di regolazione delle portate previste nell’intervento “Area di laminazione di Inverigo – Interventi idraulici di riqualificazione fluviale nei territori di Inverigo, Nibionno, Veduggio con Colzano”.

L’associazione ambientalista denuncia l’impatto dei lavori di escavazione sul corso d’acqua. Così Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: “Le opere di regolazione dell’area di laminazione rischiano di essere più dannose che utili, le escavazioni vicino all’alveo del fiume possono deturpare irrimediabilmente la naturalità dei luoghi – ha dichiarato –  secondo noi, il potenziale rischio determinato dalle alluvioni si risolve con altri approcci, ovvero senza costruire nessuna opera o escavazione lungo i fiumi. Ad esempio occorre liberare le aree di esondazione naturale dei corsi d’acqua da altre opere eseguite dall’uomo. Piuttosto che progettare opere invasive, occorre anzitutto rivedere i piani urbanistici di tutti i comuni lungo l’asta del Lambro (dalle sorgenti fino a Monza e oltre), che nei loro Pgt dovrebbero prevedere l’assoluta inedificabilità in tutte le aree di esondazione naturale del fiume, cioè per almeno 100 metri dalle rispettive sponde”.

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Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, da sempre contrario a opere di regolazione artificiale lungo i corsi d’acqua, non ha mai aderito al Contratto di fiume, coordinato dal Parco Valle Lambro, ed ha sempre espresso contrarietà alle vasche di laminazione nel bacino del Lambro.

L’associazione ambientalista critica la politica della Regione Lombardia per la gestione delle alluvioni, politica improntata solo a nuove arginature, chiuse, paratie, ovvero opere in cemento in prossimità dei fiumi, che invece devono conservare la loro naturalità.

Per questo il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiede alla Regione e al Parco Valle Lambro di rivedere la loro politica di gestione delle alluvioni, preservando l’assetto naturale dei corsi d’acqua.