Brescia, frode da oltre 90 milioni di euro. Arrestato anche un Giudice Tributario

viviana 2 Dicembre 2021

Fuori provincia

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BRESCIA – Corruzione in atti giudiziari, auto-riciclaggio, dichiarazione fiscale fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Sono questi i reati che hanno portato agli arresti domiciliari 4 indagati, tra cui un giudice tributario ed un consulente fiscale, che sarebbero implicati in un articolato sistema di evasione fiscale per oltre 90 milioni di euro.

Tutto ha avuto inizio nell’agosto 2019, quando le Fiamme Gialle, attraverso un controllo fiscale su una ditta bresciana, hanno scoperto un evasione per le annualità dal 2013 al 2019 e l’emissione di false fatture per circa 12 milioni di euro nei confronti di numerose imprese del nord Italia.

Da qui è partita l’analisi dei flussi finanziari di diverse società coinvolte che permesso di mettere in luce un articolato sistema di frode che prevedeva il “mascheramento della provenienza illecita degli introiti dell’evasione fiscale anche attraverso l’acquisto di oltre 17 milioni di euro in fiches utilizzate presso i casinò di Venezia, Campione d’Italia, Sanremo e Saint Vincent.

Nel mese di giugno 2020, le Fiamme Gialle hanno perquisito un padiglione industriale di una delle società coinvolte, sequestrando complessivamente oltre 779 mila euro in contanti, nascosti tra le travi del tetto, in un muletto e in un tagliaerba.

Durante le perquisizioni, al ritrovamento dei primi  70 mila euro, l’imprenditore avrebbe offerto ai Finanzieri i contanti rinvenuti affinché fossero interrotte le ricerche e, per questo, è stato arrestato in flagranza di reato per istigazione alla corruzione per poi essere condannato a due anni e due mesi di reclusione nel novembre 2020.

Le successive indagini hanno condotto ad un consulente tributario che lavorava a Milano di cui i correi si sono avvalsi per ideare e attuare la frode. Tra le perquisizioni effettuate sotto indicazione del PM bresciano c’è stato anche un ufficio locato ad una società amministrata da un magistrato tributario della Commissione Tributaria Regionale Lombardia, utilizzato anche dal consulente fiscale.

Attraverso la perquisizione del locale, le Fiamme Gialle hanno scoperto e sequestrato gran parte delle false fatture emesse dalle imprese bresciane, nonché documentazione relativa ad una causa tributaria conclusasi nel marzo 2019 con una sentenza favorevole ad una società riconducibile agli indagati bresciani, per un valore di 255.000 euro di imposte non versate.

Nel processo tributario in questione, il consulente aveva il ruolo di difensore del contribuente, ed il magistrato quello di Giudice Relatore. Le conseguenti indagini finanziarie hanno consentito di individuare numerosi trasferimenti di denaro dalla società favorita nella causa, al consulente fiscale, successivamente veicolate in favore di società rappresentate dal giudice tributario.