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Violenza sulle donne. Maroni: “Educhiamo i bambini”

Admin Altreforme 21 Novembre 2013

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Daniela Maroni consigliere regione LombardiaERBA – Daniela Maroni scende in campo a favore delle donne.

Nella giornata di oggi, giovedì 21 novembre, si terrà a palazzo Pirelli, presso l’Auditorium Gaber, il convegno “Violenza sulle donne” promosso da Regione Lombardia. Un appuntamento che avvicina la ricorrenza della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, in calendario lunedì 25 novembre. In questa ottica il convegno si presenta quanto più sentito e attuale, alla luce di numeri che denotano un fenomeno in preoccupante crescita.

Statistiche, peraltro, solo approssimative, come sottolinea il consigliere segretario Daniela Maroni, tra i relatori, politici e specialisti, salutati dal governatore Roberto Maroni, che condurranno i lavori di giornata: “Pensiamo per esempio alla violenza domestica, perpetrata in famiglia, che ha ancora una valutazione numerica approssimativa per la reticenza data da paura, dalla vergogna, dalla situazione economica”.

Un quadro sconcertante, cui è difficile opporre resistenza anche per motivi di ordine economico e burocratico: “Sul territorio nascono e proliferano associazioni di grande solidarietà umana e volontariato – osserva la Maroni – che si trovano nell’immediato in difficoltà economica perché non riescono a mantenersi, sprecando tutto il valore dato dall’ impegno di persone che mettono a disposizione il proprio tempo. Il percorso per poter alleviare nell’immediato la vittima spesso è interrotto per una serie di paletti, spesso non c’è la risposta della locazione protetta, spesso c’è l’associazione che la prende in carico senza certezza di mantenimento economico perché il Comune di residenza non risponde oppure succede che dopo il passaggio in Pronto Soccorso le forze dell’ordine non hanno indicazioni precise”.

Gli anelli mancanti non fanno che impedire o rallentare l’argine di un problema etico, sociale, economico e sanitario. E allora, quale soluzione? La Maroni suggerisce “l’impegno da parte delle istituzioni e degli altri attori coinvolti a fare rete, a creare un meccanismo efficace, che sappia fornire risposte immediate e precise”. Ma alla base di tutto “ci deve essere un’intelligente opera di prevenzione, agendo sull’educazione dei bambini, dobbiamo far capire loro che qualsiasi gesto, confronto verbale sostenuto in modo sbagliato provoca una reazione negativa che nei rapporti di qualsiasi genere non può e non deve essere sostenuto”.