Sistri, perdita di tempo e di denaro: per Confcommercio va sospeso!

Admin Altreforme 4 Marzo 2014

Economia/Lavoro

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SistriLECCO – Una forte perdita di fatturato e un notevole appesantimento operativo e di costi. E’ quanto emerge da un censimento nazionale su un campione di imprese interessate dall’applicazione del Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Una fotografia che porta anche Confcommercio Lecco a sostenere con forza la richiesta avanzata dalla Confederazione al neo ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, di una sospensione dell’operatività del sistema e del contributo per il 2014.

“Questi dati non sono certo una sorpresa per noi: purtroppo erano ampiamente previsti – sottolinea il presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa – Come da tempo denunciamo a tutti i livelli il Sistri rappresenta un “mostro” incomprensibile. E’ un problema di risorse economiche, di costi e di burocrazia. Tutte cose di cui le imprese anche commerciali farebbero volentieri a meno. Come Confcommercio non possiamo che esprimere sorpresa e preoccupazione per la conferma del 3 marzo come data di avvio del Sistri anche per i produttori di rifiuti pericolosi”.

La recente conversione in legge del decreto Milleproroghe, rimandando al 31 dicembre 2014 il termine di entrata in vigore delle sanzioni per la violazione degli adempimenti connessi alle disposizioni sul Sistri, non solo non risolverà le criticità avvertite dalle imprese, ma produrrà anche un ulteriore appesantimento operativo ed economico per le stesse. Fino al 31 dicembre 2014, infatti, le imprese saranno costrette ad operare con un doppio regime di adempimenti, dovendo cioè utilizzare sia i vecchi documenti cartacei che le nuove procedure informatiche: “Un doppio canale che si muove nella direzione opposta rispetto alle esigenze di semplificazione e snellimento richieste in tutti gli ambiti e in tutte le sedi. Senza considerare che tutti gli operatori saranno comunque chiamati a pagare un contributo per un sistema che, per l’ennesimo anno, sarà di fatto sperimentale e non pienamente operativo. Auspichiamo dunque che il ministro Galletti prenda atto della situazione e proceda con la sospensione dell’operatività del sistema in attesa di rendere effettive le semplificazioni discusse nei tavoli tecnici di lavoro”.