ERBA – Presidio dei lavoratori per tutta la mattinata di lunedì 2 dicembre ai cancelli dell’ospedale Fatebenefratelli di Erba.
La manifestazione di lavoratori e sindacati ha preso il via alle 8 e si è conclusa alle 11.30. Il motivo? Presto detto.
I dipendenti dell’ospedale di Erba passeranno il Natale senza il 50% della tredicesima. Oltre a dover rinunciare al premio di produzione, che avrebbe dovuto essere erogato già a gennaio, e ricevere lo stipendio con 15 giorni di ritardo, i lavoratori si sono sentiti dire dalla provincia Lombardo Veneta – Ordine ospedaliero di S. Giovanni di Dio che la metà del pagamento della tredicesima sarà rinviata a marzo 2014.
Ma non solo. Il presidio è stato organizzato anche per sensibilizzare l’utenza sulle problematiche dei circa 350 lavoratori del nosocomio erbese.
“I tagli sulla sanità, la stretta creditizia delle banche, la mancata vendita di alcune proprietà, hanno di fatto lasciato l’Ordine senza liquidità e di conseguenza la scelta è stata quella di tagliare sul costo del personale – spiegano i sindacati – E’ inconcepibile passare le feste natalizie senza la boccata d’ossigeno che la tredicesima mensilità può dare in un periodo di crisi come questo”.
“Questa situazione ha creato molti malumori – ha commentato Giuseppe Landi, Cisl – Ci hanno detto che hanno un piano strategico, ma fino ad ora non ci hanno presentato alcuna documentazione. Quello di oggi non è uno sciopero, ma non è detto che non lo faremo se non vedremo dei risultati”.
“La sensazione è quella che c’è troppa incertezza sulle prospettive celate dall’Ordine – ha spiegato Fiorella Merlini, Cgil – A marzo il debito con i lavoratori crescerà ulteriormente e diventerà davvero difficile mantenere le promesse. Anche tra i lavoratori è venuta a mancare la fiducia”.
I lavoratori si sono detti disposti a ragionare sul pagamento del premio ma non sulla tredicesima: “quei soldi ci sono davvero utili, è l’unica possibilità per pagare debiti arretrati, mutui.. Non è certo per utilizzarla in divertimenti e regali!”.
Lo stato di agitazione è massimo e, durante la mattinata, i dipendenti hanno spiegato la situazione critica agli utenti dell’ospedale di Erba attraverso un volantinaggio.
“Continueremo con lo stato di agitazione per ottenere i nostri diritti e i soldi che ci spettano”.
