Operazione 4.1.01: al via le domande per il Programma di sviluppo rurale

viviana 18 Novembre 2021

Economia/Lavoro

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ERBA/MILANO – La Regione Lombardia ha approvato le disposizioni attuative per la presentazione delle domande relative all’Operazione 4.1.01 del Programma di sviluppo rurale, legata agli incentivi per investimenti per la redditività, competitività e sostenibilità delle aziende agricole. La dotazione finanziaria complessiva è di 70 milioni di euro.

L’assessore Rolfi

“È questa – ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi – la misura più attesa del Psr, quella con cui alle aziende agricole vengono erogati contributi per opere, impianti, nuove apparecchiature e strumentazioni informatiche. Abbiamo l’obiettivo di stimolare la competitività dell’impresa lombarda e garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali”.

Novità di quest’anno la possibilità di finanziare anche la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili a utilizzo aziendale, come impianti fotovoltaici e solare termico:

“L’agricoltura lombarda è sempre più green e attenta all’equilibrio tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica dell’impresa”.

Le domande potranno essere presentate dal 19 novembre 2021 sino al 31 marzo 2022. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito.

“Ad agosto – ha aggiunto l’assessore – abbiamo stanziato 48 milioni per lo scorrimento della graduatoria precedente, offrendo la possibilità ad altre 175 aziende di fare investimenti per essere più competitive sul mercato. Con questa nuova misura puntiamo sulla semplificazione burocratica con l’accorciamento della fase istruttoria e una doppia graduatoria per favorire gli investimenti strutturali sia in ambito zootecnico che in altri settori”.

Concludendo, l’assessore Rolfi rimarca l’importanza delle aziende:

“Per noi l’impresa è al centro. Senza aziende – ha concluso Rolfi – non c’è economia e non c’è sostenibilità. Per questo sosteniamo gli investimenti che consentano lo sviluppo di un settore essenziale per la Lombardia, prima regione agricola d’Italia sia per la produzione che nell’ambito della trasformazione”.